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Basta Vittime: illuminazione sulla 106 attiva solo dopo incidente

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L’Associazione indignata annuncia l’avvio della stagione degli esposti alla Procura della Repubblica per tutelare i diritti dei cittadini Nella giornata di oggi l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106 ha inteso inviare una comunicazione all’Ing. Matteo Castiglioni, Direttore Operation e Coordinamento Territoriale di Anas e per conoscenza alla Direzione Generale ed al Responsabile Struttura Territoriale oltreché a tutti i parlamentari calabresi eletti alla Camera dei Deputati ed al Senato della Repubblica. L’Associazione, nella missiva, ha voluto evidenziare quanto accaduto nell’incidente stradale autonomo avvenuto nella notte tra il 15 ed il 16 di febbraio 2020 allorquando un autoarticolato si è ribaltato sulla rotatoria dello “Svincolo di Scala Coeli” (posto alla progressiva 306+250), la cui illuminazione non risultava non funzionante da settimane (disagio, questo, che molto spesso accade anche per altre rotatorie), provocando non pochi pericoli ai cittadini conducenti e fruitori della strada. Stupisce come l’Anas Gruppo FS Italiane sia intervenuta tempestivamente – si legge nella nota – «nella mattina di lunedì 17 febbraio 2020” per ripristinare “in tempi record e, soprattutto, nella prima giornata lavorativa utile (il 16 febbraio era domenica), l’illuminazione della suddetta rotatoria e delle vie circostanti da settimane non illuminate». Non solo. Nel pomeriggio di martedì 18 febbraio 2020 alle ore 15:34, l’Anas Gruppo FS Italiane era di nuovo sulla rotatoria con i propri cantonieri per una migliore pulizia del luoghi (l’autoarticolato trasportava dei finocchi rimasti in pratica quasi ovunque), e per valutare eventuali e necessari interventi di pulizia sull’isola centrale della rotatoria che è invasa da erbe infestanti. È inaccettabile che l’Anas Gruppo FS Italiane sia intervenuta per ripristinare l’illuminazione mal funzionante da settimane solo a seguito di un incidente. Tutto ciò poteva assumere – afferma l’Associazione – «risvolti inquietanti se considerate ciò che sarebbe potuto accadere se, alla guida, vi erano dei giovani (magari poco lucidi), e certamente incapaci di poter accorgersi della presenza di una rotatoria nascosta nel buio della notte più profonda». L’Associazione conclude la missiva ribadendo la ferma volontà di chiedere conto all’Anas Gruppo FS Italiane «nel prossimo mese di ottobre allorquando sarà necessario un giudizio sereno sull’operato del responsabile della Struttura Territoriale Calabria, del responsabile dell’Area Nuove Opere e del responsabile dell’Area Gestione Rete Catanzaro». Nel frattempo l’Associazione conferma che da oggi, per casi analoghi, non esiterà a «presentare un regolare Esposto alla Procura della Repubblica competente al fine di tutelare i diritti di tutti i cittadini calabresi».  
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

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