Dissesto idrogeologico, per la Cisl «bene l'arrivo dei 44,5 milioni ma serve ricambio generazionale»
L'avvio degli interventi per la sistemazione idraulica del fiume Trionto è un passo importante per la messa in sicurezza di un territorio fragile, ma sarà fondamentale «dare maggiore centralità al lavoro forestale e della bonifica»

COSENZA - I Segretari Generali della UST CISL Cosenza, Michele Sapia, e della FAI CISL Territoriale, Antonio Pisani, esprimono soddisfazione per l'arrivo di 44,5 milioni di euro dal Ministero dell'Ambiente, destinati ad interventi contro il dissesto idrogeologico in provincia di Cosenza.
Questo territorio, caratterizzato da zone montuose e collinari, è particolarmente vulnerabile a frane, smottamenti e alluvioni, eventi sempre più frequenti che minacciano la sicurezza e l'economia del territorio.
In un contesto come quello cosentino, che copre 6650 km², con il 94,7% di territorio montano e collinare, è necessario valorizzare la multifunzionalità del settore forestale e della bonifica per affrontare il dissesto idrogeologico e risolvere problematiche sociali come l'isolamento e lo spopolamento delle aree interne. A questi si aggiunge la complessa gestione dei boschi che sono spesso danneggiati da incendi estivi e scarsa prevenzione, carenza di personale e risorse economiche, dalla frammentazione della proprietà privata e difficoltà di coordinamento tra enti regionali pubblici e privati.
Il dissesto non comporta solo danni immediati, ma anche costi a lungo termine per le comunità e la manutenzione delle infrastrutture.
«Per garantire prevenzione, protezione e messa in sicurezza - avvertono Sapia e Pisani - sono necessari interventi strutturali e consolidamenti del territorio, supportati da risorse economiche adeguate e maggiore presidio umano. I progetti finanziati con il PNRR, destinati alla transizione ambientale e alla sicurezza del territorio, rappresentano un'opportunità ma è necessario riconsiderare il ruolo strategico degli operatori forestali e della bonifica, nell'ottica di una programmazione a lungo termine».
L'avvio degli interventi per la sistemazione idraulica del fiume Trionto, tra i Comuni di Longobucco e Cropalati, è un passo importante per la messa in sicurezza di un territorio fragile, ma sarà fondamentale sottolineano Sapia e Pisani «dare maggiore centralità al lavoro forestale e della bonifica che dovrà essere ben retribuito, contrattualizzato e sicuro per garantire la messa in sicurezza del territorio».
Infine, i sindacalisti concludono sottolineando l'importanza di un nuovo futuro per il settore ambientale, che passi soprattutto attraverso l'avvio del ricambio generazionale nei settori della forestazione e della bonifica.