Dalla Sibaritide a Tirana: al Governo albanese piace il modello dei Marcatori Identitari Distintivi
La Calabria, al pari dell’Albania, sta cercando di ribaltare progressivamente sia l’immagine complessivamente negativa cristallizzatesi per lungo tempo, che la percezione di destinazione turistica esclusivamente balneare e stagionale
CORIGLIANO-ROSSANO – Il modello di analisi e di progettazione turistica fondato sui Marcatori Identitari Distintivi (MID), nato nella Sibaritide da un'idea di Lenin Montesanto e avviato dalla Regione Calabria per una riscrittura della propria narrazione come destinazione esperienziale, sbarca oltre i confini nazionali approdando in Albania. Questo straordinario modello, che riporta al suo interno una promozione organica di tutto il territorio regionale partendo proprio dall'epicentro della Sibaritide, ha così conquistato anche il Ministro del Turismo e dell’Ambiente del Governo albanese Mirela Kumbaro, che ne ha condiviso chiavi di lettura, visione e declinazioni.
Ma di cosa si tratta? Gli obiettivi sottesi al programma calabrese dei MID (Diversificazione della proposta turistica, destagionalizzazione dell’immagine e dell’offerta ed internazionalizzazione della capacità attrattiva e della comunicazione strategica) coincidono con le priorità di sviluppo e di crescita economica che il Governo albanese ha posto alla base della propria Strategia nazionale del turismo 2024-2030, sottoposta in questi giorni a consultazione pubblica.
Ad illustrare contenuti, strumenti, strategie possibili ed eventuali percorsi comuni sui MID è stato proprio Lenin Montesanto, Program Manager della Cabina di Regia sui MID della Regione Calabria, ricevuto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri a Tirana sia dal Primo Ministro Edi Rama che, successivamente, dal Ministro del Turismo. Al termine dell’incontro, la delegazione calabrese è stata ricevuta anche nella sede dell’Ambasciata italiana, dal viceambasciatore Luigi Mattirolo che ha espresso apprezzamento per l’iniziativa di condividere la virtuosa esperienza avviata dalla Regione Calabria in un momento cruciale per il riposizionamento turistico dell’Albania, che è oggi uno dei principali paesi amici e partner strategici dell’Italia. – A seguire, la delegazione ha incontrato Fatmir Toçi, già parlamentare albanese, scrittore e presidente di una delle importanti case editrici albanesi (Toena), storico amico di Vaccarizzo Albanese.
Ad accompagnare l’ideatore dei MID c’erano il Sindaco di Vaccarizzo Albanese Antonio Pomillo e Papàs Elia Hagi, Parroco della Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli a Vakarici, co-promotori dell’incontro nel quadro ed al termine della missione istituzionale a Berat, importante città albanese con la quale il comune arbereshe calabrese ha sottoscritto un patto di gemellaggio.
Apprezzando le finalità sottese all’impostazione innovativa della promozione turistica attraverso la mappatura e l’esplosione dei MID, progetto la cui genesi è stata positivamente valutata dal Presidente Giorgia Meloni, è stato lo stesso Premier Rama nel corso dell’incontro a suggerirne la condivisione con la Ministra del Turismo, proprio perché in linea con la costruzione di una nuova narrazione esperienziale dell’Albania.
Ringraziando il Premier per l’opportunità e per la ribadita amicizia con la Calabria, con gli arbëreshe e con Vaccarizzo Albanese di cui è anche cittadino onorario, la delegazione italiana, che lo ha omaggiato con una speciale confezione di liquirizia Amarelli tra le icone identitarie del Made in Italy e con una piccola selezione di prodotti di eccellenza della propria terra come l'olio EVO dell'Azienda Andrea Scura di Vaccarizzo Albanese ed alcuni vini rappresentativi delle terre arbëreshë e della Calabria, ha colto l’occasione per ribadire l’apprezzamento per la straordinaria azione di rinnovamento che l’Albania sta vivendo in questi ultimi anni grazie al decisionismo visionario dello stesso Rama.
Mutuando la felice espressione spesso usata dal Presidente della Regione Roberto Occhiuto, tra i più convinti sostenitori del progetto MID, che è poi la premessa metodologica e la prospettiva di sviluppo futuro dello stesso Programma Calabria Straordinaria, Montesanto ha condiviso con la Ministra Kumbaro che sul mercato europeo e globale dei turismi, a giocare un ruolo strategico è oggi quell’Albania che il mondo non si aspetta, quella cioè esperienziale, identitaria e distintiva.
Il Vjosa, l’ultimo fiume selvaggio e incontaminato d’Europa, che scorre fino al mare Adriatico, senza modificazioni di corso, dighe o centrali elettriche e che da un anno è diventato il primo Parco nazionale fluviale selvaggio europeo. – Giorgio Castriota Skanderbeg, il primo europeo a liberare il suo popolo dal giogo Ottomano, definito da Papa Callisto III Athleta Christi e Defensor Fidei, eroe nazionale albanese e degli arbereshe. – L’essere l’unico Paese nel quale le principali religioni monoteiste del mondo, cattolica, ortodossa, ebraica e musulmana, continuano a convivere pacificamente da secoli; come testimoniano sia il più importante sito archeologico nazionale, quello di Butrinto (VII secolo a.C.), narrata da Viriglio nell’Eneide, approdo dell’esilio di Andromaca dopo la morte dello sposo Ettore e la capitolazione di Troia, dal 1992 patrimonio dell’Unesco e nel quale l’architettura ellenistica, romana, bizantina e medievale si fondono; sia la convivenza pacifica di quelle stesse religioni nell’Albania di oggi, una vera e propria isola felice anche da questo preciso punto di osservazione in tutta l’area balcanica.
Potrebbero essere, anche questi, alcuni dei marcatori identitari distintivi di un’Albania Straordinaria, certamente inedita ed inesplorata, che è oggi capace di sorprendere, intraprendete e soprattutto sicura e che – è quanto emerso nel proficuo confronto con i vertici del Governo – oggi è determinatissima a capovolgere, nell’immaginario non soltanto turistico mondiale, la percezione grigia e negativa purtroppo alimentatasi nelle diverse contingenze storiche succedutesi almeno fino alla fine degli anni ’90.
«L'Albania – ha spiegato il Ministro nel lungo ed articolato colloquio – sta vivendo una significativa trasformazione nel suo settore turistico, che è diventato una componente vitale del panorama economico del Paese. Solo nel 2023, abbiamo registrato un record di 10,1 milioni di arrivi internazionali. L’ultima stagione turistica si è conclusa con 9,7 milioni di visitatori stranieri da gennaio a settembre. La nuova strategia mira a sfruttare questo slancio, aumentando il numero di turisti e distribuendo però i benefici in maniera uniforme tra le diverse regioni. E questa diversificazione contribuirà a ridurre le pressioni del turismo stagionale ed a rendere il settore più resiliente. Prendiamo atto che l'offerta turistica completa del Paese ha cambiato anche la filosofia del viaggio: i vacanzieri non rimangono solo sulla costa e i turisti non visitano l'Albania solo nei mesi estivi per le spiagge, ma vogliono esplorare l'offerta turistica circostante come agriturismi, siti culturali, sentieri, feste locali e fiere, come quella del vino conclusasi nei giorni scorsi a Berat e che ha ospitato anche produttori arbereshe. Il nostro obiettivo – ha sottolineato, spiegando la nuova app Tourism Event of Albania (TEA) e l’Agenzia nazionale del Turismo – è quello di offrire esperienze più personalizzate, evidenziando la diversità naturale e culturale che l'Albania ha da offrire, distribuire il traffico turistico in modo più uniforme e riducendo l'eccessiva dipendenza da luoghi popolari in alta stagione estiva».
Con questa strategia, che è esperienziale, identitaria e distintiva, di sostanziale superamento della percezione balneare e stagionale, il Governo prevede che entro il 2030 l'Albania genererà 6,7 miliardi di euro di entrate dal turismo, rispetto ai 4,16 miliardi di euro del 2023. E lo farà con un'offerta turistica che vuole estendersi tutto l'anno e su tutto il territorio.
Illustrando al Ministro anche il progetto di destinazione turistica Vakarici Il Salotto Diffuso, promosso dall’Amministrazione Comunale di Vaccarizzo Albanese, Montesanto ha sottolineato come anche la Calabria, al pari dell’Albania, ha necessità e sta cercando di ribaltare progressivamente sia l’immagine complessivamente negativa cristallizzatesi per lungo tempo; sia la percezione nazionale ed internazionale, per altro improduttiva in termini di sviluppo durevole, di destinazione turistica esclusivamente balneare e stagionale.
Apprezzando, quindi, la competenza e la chiarezza di obiettivi del Ministro in tema di turismi, di marketing delle destinazioni, di differenziazione dei target ed in generale sulla necessità di privilegiare identità e distinzione per competere oltre i cliché delle mere narrazioni paesaggistiche, Montesanto ha trasmesso insieme al Sindaco Pomillo e a Papàs Elia Hagi anche i saluti dell’assessore regionale alle minoranze linguistiche ed alle aree interne Gianluca Gallo ed ha illustrato il Manuale Strategico per i turismi in Calabria e i risultati della prima proposta di mappatura consegnata dalla Cabia di Regia a maggio del 2023.
Lenin Montesanto ha colto, infine, l’occasione per dirsi fiducioso sugli analoghi step che il progetto Calabria Straordinaria potrà fare in futuro attraverso l’impegno e la visione strategica del Presidente Occhiuto e si è messo a disposizione del Governo albanese per contributi da offrire nell’ambito della campagna di ascolto avviata sulla Strategia nazionale del turismo 2024-2023 e nella cornice della collaborazione rafforzata tra i due Paese, anche in termini di formazione, strategie d’investimento sulle aree interne e di linee guida in chiave di sostenibilità delle destinazioni turistiche, ribadita questa estate anche nell’incontro tra Mirela Kumbaro e la collega italiana Daniela Santanchè.