Sulla jonica (forse) un giorno arriveranno i treni elettrici… ma non prima del 2026
I lavori sulla linea Sibari-Crotone di queste settimane che terrano chiusa la ferrovia fino al 19 gennaio 2025 sono solo per l’upgrade tecnologico del tracciato. Per sottostazioni e filo elettrico ci vorrà il prossimo anno
CORIGLIANO-ROSSANO - La lunga attesa per vedere transitare i treni elettrici sulla storica linea ferroviaria jonica rappresenta un paradigma loquace delle sfide infrastrutturali italiane, caratterizzate da pianificazioni promettenti ma spesso diluite nel tempo. Secondo il cronoprogramma stilato dal Commissario Straordinario di Governo, Roberto Pagone, ci vorrà fino al 2026 per vedere completato l'ambizioso progetto di elettrificazione della linea Sibari-Catanzaro Lido-Lamezia Terme Centrale.
I lavori, iniziati ufficialmente il 16 settembre, sono parte di una strategia infrastrutturale che mira a rivoluzionare i collegamenti fra la linea jonica e la linea tirrenica, con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità a Lamezia Terme che diventerà, di fatto, l’hub della mobilità calabrese. C’è subito da chiarire una cosa, i lavori che si stanno eseguendo dal 16 settembre sono finalizzati all’elettrificazione ma non sono per l’elettrificazione. Per intenderci. Quando fra tre mesi la tratta ferroviaria sarà riaperta non vedremo scorrere sui binari la linea aerea di contatto, alias l’agognato filo elettrico. No. Quello, insieme alle sottostazioni elettriche, verrà posto in momento successivo, probabilmente sarà l’ultima cosa che verrà installata per motivi di sicurezza. Ma ci vorrà almeno l’inizio del 2026. Se tutto andrà bene e senza intoppi.
Con i lavori di upgrade tecnologico e di ammodernamento, sicuramente si riusciranno a percorrere i 215km che separano Sibari dalla stazione lametina in poco meno di due ore (oggi ci vuole un’eternità). Non solo, compresa in questa grande opera c’è anche l’eliminazione del cambio banco di trazione nello scalo della Piana, che sarà possibile grazie alla realizzazione della discussa lunetta di Sibari, snellendo notevolmente i viaggi a lunga percorrenza. Tuttavia, il termine previsto per il completamento, fissato nel 2026, solleva dubbi e interrogativi riguardo ai tempi di realizzazione.
Vantaggi Promessi… in un Futuro Lontano
Quando finalmente realizzato, dicevamo, questo progetto offrirà significativi benefici alla Calabria orientale: velocità massime di 150 km/h, accessibilità migliorata con marciapiedi e sottopassi pedonali alle principali stazioni, e importantissimi risparmi sui tempi di percorrenza. Saranno introdotte tecnologie avanzate come il sistema di segnalamento ERTMS L2 e telecomandi computerizzati (ed è quello su cui si sta lavorando in queste settimane), promettendo un servizio di trasporto più affidabile e regolare.
Aspettative e Criticità
Nonostante la prometeica visione di un trasporto più efficiente, però, i cittadini, gli utenti, i pendolari della Calabria orientale devono convivere con un cronoprogramma prolungato, che ha già vissuto un precedente inizio nel 2018 sotto l’amministrazione regionale Oliverio. La promessa di completamento nel 2026, in realtà, rappresenta una sfida anche se l’attesa di ben 8 anni per un completo rinnovamento dell'infrastruttura la dice tutta su come avanzano i lavori pubblici nel tipico contesto italiano e meridionale. Dove, tra l’altro, ancora nessuno ha ben compreso quanto costerà, alla fine della fiera, l’ammodernamento della ferrovia jonica. Oliverio, all’epoca, mise sul piatto 500 milioni di euro oggi sono in svolgimento lavori per 438 milioni di euro. Un totale gigantesco che, speriamo, alla fine, possa servire a far transitare qualche treno moderno che, comunque – questo è certo – non sarà mai così veloce da tenere il passo con i tempi europei.