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Extramus, Terranova da Sibari è diventata (con lungimiranza) una cittadella universitaria | VIDEO

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TERRANOVA DA SIBARI – Terranova, luogo di scambi dall’anima interculturale. Questo tranquillo paese di collina ospita da qualche anno un interessante progetto di internship che attrae in Calabria centinaia di studenti provenienti da ogni parte del mondo. Si tratta di Extramus, un’esperienza che coniuga la dimensione relazionale e comunitaria del piccolo centro alla formazione dei professionisti di domani, in grado di sviluppare una mentalità di respiro internazionale.

Extramus, acronimo dello slogan "Experience-Travel-Erasmus", è un'organizzazione non-profit fondata nel 2019 da Antonio Gallo. Questa community è specializzata in programmi di tirocinio Erasmus + per l’alta formazione di studenti universitari chiamati a svolgere attività di perfezionamento grazie alle quali acquisiscono nuove competenze nei vari settori disciplinari che l’organizzazione propone. L’obiettivo del progetto è quello di promuovere le competenze degli studenti attraverso l’idea del learning by doing, una modalità di apprendimento basata sull'imparare qualcosa facendo. I giovani studenti, infatti, svolgono vere e proprie attività, al fine di sviluppare un buon profilo professionale.

«Gli obiettivi principali – si legge dalla scheda di presentazione dell’organizzazione – sono: fornire un'esperienza rilevante per il futuro e l’inserimento degli stagisti nel mercato del lavoro; creare una comunità di persone con idee simili in Europa; offrire un'esperienza Erasmus unica e innovativa attraverso esperienze di apprendimento creando le condizioni perfette per lo sviluppo personale e intellettuale dei tirocinanti».

Negli anni sono passati da Extramus più di mille ragazzi che hanno svolto numerosi progetti. Sei i dipartimenti attivi: Risorse Umane, Marketing, Informatica, Business, Data Analyst e Project Management.

L’idea, come ci ha spiegato l’ideatore e fondatore Antonio Gallo, è nata qualche anno fa dopo la sua esperienza Erasmus: «Quando si partecipa ad un Erasmus si resta “erasmussiani” tutta la vita. Ciò che ti rimane dentro è il punto di vista “internazionale” sulle cose e la voglia di proseguire in questa direzione. Dopo qualche anno dal mio rientro, ho iniziato questo percorso partecipando ad alcuni progetti di volontariato che mi hanno poi portato a sviluppare questa attività».

Da allora sono stati tantissimi i giovani ospitati e, insieme a loro, le esperienze di vita comunitaria vissuta: «I ragazzi che arrivano qui si trascinano dietro storie ed esperienze diverse tra loro che diventano anche le nostre. Molti sono ancora legati a questa terra e quando possono ritornano a trovarci, altri li incontro in giro per il mondo. Si creano relazioni che durano nel tempo. Grazie a questo progetto entri in contatto con una umanità variegate ed autentica».

«Noi, anche come comunità, - ha aggiunto - partecipiamo attivamente e li supportiamo durante tutto il percorso con l’obiettivo di farli integrare nell’intero tessuto sociale».

Extramus è dunque un’opportunità per tutti: per chi arriva, per chi li guida e li sostiene, per chi li ospita e per chi resta. L’intreccio di relazioni, l’esperienza comunitaria, la vita in paese e l’offerta formativa proposta rendono questo progetto un modello di integrazione che spalanca le porte a nuovi modelli dell’abitare poiché ripopola e fa rivivere i piccoli centri che diventano laboratorio di idee e progetti aperti al mondo e al futuro.

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.