La nuova provincia della Sibairitde-Pollino sarebbe la «riconciliazione» di un territorio | VIDEO
Anche il mondo della cultura si schiera di fianco alla proposta di Stasi. Antonello Colosimo (Fondazione Magna Grecia) da Sibari lancia un messaggio fortissimo: «Questa è una terra che deve ritagliarsi il suo posto nella storia»
CASSANO JONIO – Se Sibari negli ultimi anni ha saputo ritagliarsi uno spazio strategico ed inevitabilmente centrale per le dinamiche culturali della Calabria del nord-est, oggi è pronta anche a diventare attrattore e propulsore delle dinamiche sociali e politiche di un territorio che rivendica autonomia. Stamani, nella Sala Ippodameo del Museo Archeologico della Sibaritide sono stati celebrati i 40 anni della Fondazione Magna Grecia, un momento di confronto e dibattito che ha messo insieme una serie di personalità del mondo della cultura e della scienza per parlare di rilancio della cultura sui perni dello sviluppo e dell’innovazione.
All’evento, al quale hanno fatto gli onori di casa, il direttore del Museo e del Parco Archeologico di Sibari e Crotone, Filippo Demma, e il presidente della Fondazione Magna Grecia Nino Foti e del suo organismo di Vigilanza, Antonello Colosimo. E proprio con Colosimo, le cui origini familiari e culturali affondano radici nell’area Sibarita coriglianese, abbiamo parlato delle prospettive di un territorio che oggi chiede di potersi fare spazio in quelle che sono le dinamiche istituzionali generali e i massimi sistemi di governo della democrazia del Paese.
E, abbiamo scoperto, che non è assolutamente un caso che la Fondazione Magna Grecia, per i suoi quarant’anni dalla fondazione, abbia deciso di ripartire per un nuovo percorso proprio da Sibari, dal cuore della Calabria del nord-est. «Abbiamo voluto fortemente riprendere le attività della fondazione partendo da quella che è la nostra casa» - ha detto il presidente dell’Organo di Vigilanza. «Siamo qui – ha aggiunto - per rimanere perché riteniamo che il nostro contributo per la cultura nel solco della tradizione, del valore e della storia può rappresentare il volano di rafforzamento di un’area che per molto tempo, ingiustamente e anche vigliaccamente, è stata rappresentata con una narrativa che non è la propria. Questa – ha ribadito con orgoglio Colosimo, che quest’area della Calabria ce l’ha nel DNA - è una terra di cervelli, di ricchezze culturali e agricole e ha diritto ad avere un posto che la storia le ha assegnato».
Una posizione chiarissima, quella di Colosimo che va ad alimentare ancora di più il vento autonomista che nelle ultime settimane è tornato a spirare fortissimo proprio nella Piana, risalendo i versanti del Pollino e della Sila Greca. La proposta del sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, di riaprire il capitolo della Provincia della Sibaritide-Pollino è una questione che trova il pieno supporto anche del mondo della cultura su tutti, proprio della Fondazione Magna Grecia.
È sempre Colosimo a parlarne, con schiettezza e chiarezza: «Tutto quello che va nella direzione di una riconciliazione logica e orografica di un territorio – ha sottolineato il Presidente dell’OdV della fondazione MG - non può che vederci d’accordo. Del resto – ha ricordato - c’è una legge dello Stato di circa 30 anni fa che già parlava di area della Sibaritide e, addirittura, di un aeroporto a servizio di questa area per il suo sviluppo. Quindi, una iniziativa che dovesse andare nella direzione di una omogeneizzazione e di coesione territoriale e di un rafforzamento di appartenenza al territorio regionale non può che vederci d’accordo in un’epoca in cui si parla di autonomia differenziata che può rappresentare invece un elemento deflagrante rispetto ad un paese – ha concluso - che di tentativi di autonomia e scissione ha avuto traccia non lieta».