Circa 20mila le presenze nel Parco Archeologico di Sibari: la Calabria mostra le proprie potenzialità
Per tre intense giornate, lo Ionio cosentino è stato illuminato da un appuntamento attrattivo con un notevole indotto sul territorio; il tutto senza dimenticare lo straordinario ritorno di immagine, che inorgoglisce l'intera Calabria
CASSANO JONIO - Numeri da capogiro ma soprattutto l'immagine più bella della Calabria al "Vinitaly and The City" andato in scena dal 30 agosto al 1° settembre al Parco archeologico di Sibari. Si spengono i riflettori sulla "prima" in trasferta del prestigioso fuori salone del Vinitaly, ma resta accesa la soddisfazione degli organizzatori per aver realizzato un evento senza precedenti.
La Calabria era una scommessa ed è stata vinta. Per tre intense giornate, lo Ionio cosentino è stato illuminato da un appuntamento attrattivo con un notevole indotto sul territorio; il tutto senza dimenticare lo straordinario ritorno di immagine, che inorgoglisce l'intera Calabria.
Tutte le aree allestite che solitamente accompagnano i visitatori agli antichi scavi, sono state letteralmente prese d'assalto. Non solo wine lovers ed appassionati dei calici, ma anche curiosi, turisti, famiglie alla scoperta della bellezza attraverso la produzione vitivinicola. Molto apprezzate anche l'area food, le Masterclass, i Wine Talk ed i numerosi appuntamenti organizzati fra Social Garden e l'Isola della Biodiversità.
Nei circa 15000 metri quadrati dell'area dedicata alla manifestazione sono state ottanta le aziende vitivinicole, otto le collettive italiane e straniere, 15 i produttori di liquori e spirits, insieme ad altre settore olivicolo. Circa 20000 le presenze. Impeccabile il servizio navetta da e per i parcheggi predisposti, nel contesto di un'organizzazione pensata in ogni singolo dettaglio.
L'assessore regionale all'Agricoltura Gianluca Gallo nel tracciare il bilancio finale non può nascondere la propria soddisfazione: «Un bilancio per noi positivo perché abbiamo lavorato tanto ed abbiamo lavorato in tanti, con grande impegno, grande passione e spirito di abnegazione in piena estate. Credo che il risultato sia andato al di là di ogni più rosea aspettativa: tantissimi visitatori, tantissime presenze, tanto entusiasmo. E soprattutto tanta calabresità e tanto orgoglio da parte dei calabresi. Ed era questo uno dei nostri obiettivi. Adesso abbiamo tanta consapevolezza in più. Abbiamo dimostrato che possiamo realizzare in maniera impeccabile manifestazioni di questo tipo. Sono arrivati anche i complimenti di Veronafiere, che ha già manifestato la disponibilità per altre edizioni; speriamo di poter lavorare nuovamente con loro migliorando, eventualmente, qualche aspetto. I produttori sono entusiasti e siamo felici che anche loro ci abbiano chiesto di ripetere l'iniziativa. Ringrazio il Presidente Occhiuto per il sostegno nei confronti di questa iniziativa e, in generale, per l'attenzione che mostra costantemente per il settore agricolo ed agroalimentare calabrese».
Parole che trovano eco in quelle del commissario Arsac Fulvia Caligiuri: «I numeri sono positivi e, in virtù di questo, guardiamo avanti. Qualora dovesse presentarsi un'altra opportunità, saremo ancora più pronti, forti di questa esperienza, che ha suggerito anche nuove idee. Per il mondo vitivinicolo, per il mondo dell'agroalimentare, per la nostra storia, per la nostra cultura. Abbiamo dimostrato che la Calabria, quando vuole, riesce a mostrare le proprie qualità sotto ogni punto di vista, anche nell'organizzazione di eventi di carattere internazionale come questo. Da altre regioni stiamo ricevendo attestati di stima e ammirazione per quanto realizzato". Lo stesso commissario Caligiuri ha raccontato un dietro le quinte che dà l'idea dei riscontri ricevuti: "I buyers stranieri si sono innamorati dei prodotti calabresi e del territorio. Un buyer tedesco, nello specifico, ha espressamente detto che alcuni vini calabresi saranno capaci, nel mercato tedesco, di scalzare tutti gli altri vini».
Anche il padrone di casa Filippo Demma, direttore del Parco Archeologico di Sibari, non può che delineare il successo della kermesse: «Si conclude una tre giorni intensa, ricca e feconda, che ci ha insegnato molte cose sul vino, sulla sua storia, ma soprattutto ci ha mostrato praticamente il grande potere della collaborazione istituzionale per sviluppare le enormi potenzialità del nostro territorio. Il ringraziamento va ancora una volta alla Regione per aver scelto il Parco di Sibari, all'ARSAC ed a Verona Fiere per l'organizzazione assolutamente perfetta, allo staff del Parco che si è fatto trovare pronto, ma soprattutto al nostro pubblico che ha risposto in maniera strepitosa. Siamo sicuri che Vinitaly and the city a Sibari inauguri un ciclo di stretta sinergia tra la Regione ed il Ministero della Cultura, per promuovere lo sviluppo locale su base culturale della Calabria».
«Il successo di questa prima edizione di Vinitaly and the City fuori dai confini di Verona – commenta Gianni Bruno, Exhibition manager di Vinitaly – dimostra la validità del fuori-salone dedicato ai wine lover che Veronafiere ha lanciato nel 2013. Si tratta, infatti, di un format in grado di promuovere il vino agli appassionati e raccontarlo attraverso la cultura, i paesaggi e le bellezze storico-artistiche uniche dei territori di origine. Questa prima tappa in Calabria, a Sibari, è frutto dell'importante lavoro di squadra che ha visto impegnati il team di Vinitaly and The City, Regione Calabria con il suo assessorato all'Agricoltura, Arsac e Parco Archeologico di Sibari. L'auspicio, ora, è di continuare a collaborare per confermare questo evento in Calabria un appuntamento fisso per le realtà produttrici d'eccellenza del Sud Italia e al contempo renderlo sempre più un asset replicabile a disposizione delle altre regioni italiane a vocazione vitivinicola».