2 ore fa:Personale centellinato e climatizzazione assente: l'odissea dei dializzati di Lungro
2 ore fa:La Vignetta dell'Eco
5 ore fa:Le Notti dello Statere: dal 5 luglio la ventunesima edizione ai Laghi di Sibari
3 ore fa:Italia Viva Cassano scrive all'Afp dei Medici per la carenza di personale sanitario a Lauropoli
1 ora fa:«Cambiare tutto perché nulla cambi»: il dilemma di una fusione apparente
4 ore fa:Emozioni in Musica: la "F. Cilea" saluta l'anno musicale premiando i suoi giovani talenti
6 ore fa:Pd Co-Ro: domani il congresso per l'elezione del segretario e dell’assemblea provinciale
6 ore fa:Inclusione digitale, Pietrapaola è Comune Polis
33 minuti fa:Nel cuore dell'Arberia: il vino come lingua madre
1 ora fa:AVS denuncia il Calvario di un paziente oncologico: «Quando i medici perdono la loro umanità»

L'Azienda sanitaria rinnova il parco macchine per la disinfestazione

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – L’Asp di Cosenza verrà dotata di nuovi mezzi per la disinfestazione attraverso i quali sarà possibile contrastare eventuali allarmi epidemiologici legati ai virus trasmessi da insetti e altri animali come accaduta per la febbre West Nile, giunta anche nella provincia di Cosenza. Grazie al rinnovato parco auto si potranno effettuare interventi di disinfestazione preventivi che miglioreranno i livelli di prevenzione e gestione dei disagi causati dall’aumento incontrollato di zanzare, mosche, vespe, insetti vari, e utili all'eradicazione di topi e ratti.

Il caso di Cosenza

«Al momento non c’è alcun rischio epidemiologico». Ad affermarlo al Corriere della Calabria è Martino Rizzo, direttore dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. 

«Si tratta – spiegano - di un virus della famiglia dei Flaviviridae isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, appunto nel distretto West Nile (da cui prende il nome). Il virus è diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America. I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare. Il virus non si trasmette da uomo a uomo, ma tramite la puntura di zanzare infette della specie Culex pipiens, ovvero la comune zanzara notturna. Non è stata resa nota l’area di residenza del paziente cosentino per evitare inutili allarmismi e non creare panico nella popolazione».

 «Stiamo mettendo in atto tutte le misure previste – ha dichiarato Rizzo al Corriere della Calabria – per il controllo della proliferazione delle zanzare. Escludo grandi rischi, perché si tratta di è un’area delimitata, localizzata intorno all’abitazione del paziente, dove ti stanno facendo una serie di attività di prevenzione. Stiamo lavorando con i Comuni interessati per evitare possibili proliferazioni e in questo sono in atto attività di disinfestazione con squadre organizzate che possono intervenire per ogni emergenza».

L’uomo è un 85enne, al momento ricoverato in ospedale a Cosenza e non sarebbe in pericolo di vita. Da quanto si è appreso l’anziano non era stato all’estero, ma aveva fatto una gita in Campania.

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.