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Investimento Baker Hughes, ora bisogna considerare anche i favorevoli

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CORIGLIANO-ROSSANO – Anche il “sì” prende parola. Dopo la notizia sui lunghi tempi del "contenzioso" che potrebbero abbattersi sul ricorso presentato dall’Amministrazione Comunale contro tra l’Autorità Portuale e che rischiano di far saltare l’investimento di Baker Hughes, il movimento apolitico “Io resto a Corigliano-Rossano” ha deciso di scendere in piazza per manifestare pacificamente «in difesa del diritto al lavoro stabile e sicuro che questa azienda è in grado di offrire ai lavoratori del territorio», il prossimo 23 agosto alle ore 10.

Il neonato movimento ha tra le sue finalità quella di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi del lavoro e dell’occupazione attraverso la lotta per lo sviluppo del territorio. Secondo i componenti del gruppo il progetto «richiamerebbe tanti giovani lavoratori emigrati dando nuovo impulso all’economia attraverso l’assunzione diretta delle professionalità richieste ma anche tramite l’indotto che la stessa è in grado di alimentare».

«Dietro questo movimento nato lo scorso 10 agosto, però, - spiegano - non c'è solo l'iniziativa di un gruppo di giovani desiderosi di restare in contatto con la propria terra, ma l'avvio di un vero e proprio movimento che aspira a cambiare le sorti del territorio. Il movimento "Io Resto a Corigliano Rossano" è stato fondato da alcuni giovani (gente comune e professionisti) che, nonostante abbiano trovato la propria strada lontano dalla loro terra natale, coltivano il sogno di poter tornare un giorno a casa, in un contesto che possa offrire loro, e a tanti altri come loro, opportunità concrete di crescita e stabilità economica».

Il progetto, secondo i fondatori del movimento, rappresenta una possibilità reale per quest’area depressa poiché in grado di offrire «lavoro qualificato e sviluppare una filiera dal valore aggiunto in un territorio che, da troppo tempo, soffre la mancanza di investimenti e di prospettive per il futuro».

Le questioni dibattute in questi mesi continuano a vertere sui temi della limitazione delle altre vocazioni portuali e sull’impatto ambientale. Ma esite anche un terzo limite: la mancanza di un Piano Regolatore aggiornato all’interno del Porto. Nel frattempo, infatti, l’amministrazione di Corigliano-Rossano ha presentato un ricorso contro l’Autorizzazione Unica ZES rilasciata dall’Autorità Portuale in cui si sottolinea la mancanza di conformità urbanistica che impedirebbe una pianificazione chiara delle attività da insediare nell’area portuale. Ciò ha consentito di insistere e sostenere una delle alternative “politiche” che accontenterebbe anche il coro dei “no” (diventato poi un “sì fuori dal porto”): l’insediamento nella zona industriale. Intanto l’amministrazione comunale ha indetto per il 31 Agosto una Conferenza dei Capigruppo consiliare alla quale sono stati invitati anche Autorità Portuale, Azienda e Sindacati per mettere – pare - sul tavolo due proposte alternative (leggi qui).

Alla luce di questi nuovi sviluppi il movimento “Io resto a Corigliano-Rossano” ha deciso di intervenire facendo sentire la propria voce attraverso una manifestazione che renda il dibattito «veramente pubblico».

«Il movimento "Io Resto a Corigliano Rossano" – precisano - si distingue per la sua natura apartitica. Non ha alcun colore politico e non si presta a strumentalizzazioni di sorta. Il suo unico scopo è promuovere investimenti e progetti capaci di ridare vita al territorio, creando nuove opportunità per i giovani e stimolando il ritorno di chi è stato costretto a lasciare casa per cercare fortuna altrove. L’entusiasmo generato dal consenso sul web è la testimonianza del desiderio diffuso tra i giovani di vedere rinascere la propria terra. La rapida crescita del numero di followers, oltre a indicare un forte sostegno all’iniziativa, dimostra che esiste una comunità, anche virtuale, pronta a mobilitarsi per un cambiamento positivo. "Io Resto a Corigliano Rossano" non è solo un gruppo, è il simbolo di una nuova speranza. È la voce di chi crede che il Sud possa ripartire, che il porto di Corigliano Rossano possa diventare un motore di sviluppo e che tanti giovani possano finalmente tornare a casa, trovando qui le opportunità che meritano. In un'epoca in cui molti scelgono di abbandonare le proprie radici in cerca di un futuro migliore, questo movimento rappresenta una sfida controcorrente: restare o tornare, per costruire insieme qualcosa di grande. Con la forza delle idee, la passione per la propria terra e la determinazione».

La manifestazione si terrà in piazza Bernardino Le Fosse. Istituzioni e cittadini sono invitati a partecipare.

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.