8 ore fa:L’Ente Parchi Marini Regionali traccia la rotta del 2026: «La tutela come progetto condiviso»
9 ore fa:Sarà possibile ritirare la pensione a partire da sabato 3 gennaio
7 ore fa:Lungro, il Vicesindaco replica alla minoranza
8 ore fa:Welfare, dalla Regione quasi due milioni di euro per Corigliano-Rossano
9 ore fa:Le Grotte di Sant’Angelo raccontano la storia: il 3 gennaio torna il viaggio narrativo nel tempo
8 ore fa:Sanità e solidarietà, la Fondazione Rizzo dona quasi 20 mila euro per potenziare i servizi sanitari a Campana
10 ore fa:Tirocini d'inclusione sociale, la Regione stanzia 10,5 milioni e approva la proroga per altri 6 mesi
10 ore fa:Caso Polizia municipale a Cassano, ArticoloVentuno: «La risposta del Sindaco è stata chiara e difficilmente contestabile»
11 ore fa:«Dopo tre anni Longobucco è ancora isolata. Servono certezze su tempi e sicurezza»
7 ore fa:«La città è in festa, ma senza acqua»: Caputo contro la “normalità” di Stasi

A Co-Ro un incontro sul tema delle proiezioni criminali nei porti italiani

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - Nell’ultima relazione della Direzione Investigativa Antimafia (DIA), riguardante il primo semestre del 2023, si conferma il ruolo baricentrico, per la ‘ndrangheta, del porto di Gioia Tauro come punto privilegiato d’ingresso per il traffico internazionale degli stupefacenti.

«Uno scalo chiave per i corridoi intercontinentali» come evidenziato nell’ambito del G7 del Commercio che si sta tenendo, in queste ore, nella nostra regione. «Da tempo, infatti, fonti istituzionali, inchieste, documenti - si legge nella nota - segnalano la presenza negli scali italiani ed europei di gruppi criminali che svolgono attività sia nell’economia legale, sia nei mercati illeciti, in particolare nel traffico di stupefacenti.

Per approfondire il tema Libera Contro le Mafie ha realizzato il rapporto “Diario di Bordo. Storie, dati e meccanismi delle proiezioni criminali nei porti italiani”, curato da Marco Antonelli, Francesca Rispoli e Giuseppe Ruggiero.

Il lavoro realizzato da Libera, che rappresenta la prima ricerca sul tema a livello nazionale, ha come obiettivo quello di realizzare una fotografia delle modalità e degli andamenti con cui i fenomeni criminali si manifestano in ambito portuale con una particolare attenzione al caso italiano e al ruolo delle organizzazioni mafiose.

Da quanto emerge dal rapporto, l’interesse della criminalità organizzata non riguarda solo l’importante hub di Gioia Tauro ma anche alcuni porti minori calabresi, come quello di Corigliano Calabro.

Dopo le precedenti presentazioni del rapporto, avvenuto, negli scorsi mesi, a Gioia Tauro e Pizzo Calabro, la prossima si terrà, sabato 20 luglio, proprio a Corigliano-Rossano alle ore 18.30 presso la sede dell’associazione “Mondiversi”. L’iniziativa, dopo i saluti istituzionali di Flavio Stasi, Sindaco di Corigliano-Rossano, e Francesco Esposito, Comandante del Porto di Corigliano Calabro, prevede l’introduzione di Giuseppe Borrello, Referente regionale di Libera Calabria, e il dialogo tra Luigi Leotta, Presidente federazione nazionale "Stella Maris", e Marco Antonelli, coautore del rapporto.

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.