15 ore fa:Amministrative, Alessandro Tocci si ricandida a sindaco di Civita
13 ore fa:Elezioni amministrative 2024: la presentazione delle candidature
26 minuti fa:L'esperienza della non-scuola del Teatro delle Albe a Castrovillari
16 ore fa:A Co-Ro parte il Laboratorio Urbano dell'Università di Trento per ridisegnare la città
12 ore fa:«All'estero piace il racconto della Calabria extra-ordinaria»: Montesanto continua a promuovere i MID
14 ore fa:Nuovo ospedale, abbiamo messo il timer: monitoraggio civico sull'opera
15 ore fa:Concessioni balneari, Filcams Cgil Calabria chiede alla Regione di rivederne i termini
13 ore fa:Villapiana, grande partecipazione alla presentazione del candidato a sindaco Vincenzo Ventimiglia
14 ore fa:«I debiti della giunta Stasi tenuti nascosti e i danni finanziari collaterali: la città esige risposte chiare»
16 ore fa:Chiara Francini chiude la rassegna teatrale di Corigliano-Rossano

Malattie croniche e alimentazione: cambiare abitudini è il primo passo per condurre una vita sana

4 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - La prevenzione e la promozione di uno stile di vita sano sono le armi più valide per combattere le malattie croniche. Da alcuni anni si registra, tra la popolazione, un’attenzione smodata nei confronti di diete fai-da-te e abitudini alimentari che non propongono modelli sani e che promettono risultati a volte discutibili sia nel metodo che nelle finalità. I dati a disposizione e gli esiti di molti studi scientifici, infatti, non restituiscono un quadro confortante sulla salute della popolazione dei paesi occidentali.

La corretta alimentazione rappresenta uno degli strumenti più efficaci e un cofattore essenziale per la riduzione dell’incidenza di patologie croniche ormai largamente diffuse tra le differenti fasce d’età. A darci la misura di quanto queste malattie siano diffuse e di come sia cruciale per la nostra salute un cambio di rotta, la nutrizionista e biologa Daniela Topazio, che ha ribadito per noi alcuni concetti fondamentali in materia di salute e alimentazione.

«Viviamo in un'epoca – ci ha spiegato Topazio – in cui spesso portiamo sulle nostre tavole il veleno stesso che mina la nostra salute: il cibo sbagliato consumato in eccesso. Come nutrizionista e biologa che opera nel territorio di Corigliano-Rossano e nelle aree circostanti, osservo con preoccupazione che le patologie come l’ipercolesterolemia (la più ricorrente), l’ipertrigliceridemia, il diabete, l'ipertensione e le malattie gastriche (ad esempio il reflusso) sono piuttosto ricorrenti e potrebbero essere facilmente prevenibili attraverso una sana alimentazione. La società moderna ci offre una vasta gamma di cibi altamente processati, ricchi di zuccheri raffinati, grassi saturi e additivi nocivi. Questi alimenti possono essere deliziosi, ma il loro consumo eccessivo può portare a gravi conseguenze per la nostra salute. È tempo di prendere coscienza del potere che ogni singolo individuo ha nelle proprie mani con una scelta alimentare consapevole».

Ma quali sono i cibi che un individuo deve preferire per condurre uno stile di vita sano?

«Una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura, cereali integrali, legumi, proteine magre e grassi sani, può fare la differenza tra la salute e la malattia. Studi scientifici dimostrano che una dieta sana può ridurre significativamente il rischio di sviluppare patologie croniche come il diabete di tipo 2, l'ipertensione arteriosa e le malattie gastrointestinali. La cattiva alimentazione causa ogni anno un numero sempre crescente di malattie quali diabete, malattie cardio-vascolari, obesità e tumori. L'eccesso di cibo ad alto contenuto calorico, ricco di grassi saturi, zuccheri aggiunti e sale può portare a un aumento del peso corporeo, dell'infiammazione sistemica e della resistenza insulinica, contribuendo così allo sviluppo delle condizioni appena elencate. Infatti, una dieta povera di frutta, verdura e fibre può aumentare anche il rischio di tumori, in quanto non fornisce al corpo i nutrienti e gli antiossidanti necessari per combattere lo stress ossidativo e proteggere le cellule dai danni».

Seguire modelli salutari e sostenibili non è importante solo per la salute del singolo ma può avere un impatto significativo anche sull’ambiente circostante che è causa e cofattore di rischio per molte malattie.

«Vero. È importante comprendere che ogni boccone che mangiamo ha un impatto diretto sulla nostra salute e sul pianeta. Ogni giorno, attraverso le nostre scelte alimentari, possiamo promuovere la salute del nostro corpo e preservare il benessere del nostro pianeta. Oltre ai benefici personali, una scelta alimentare consapevole ha anche un impatto positivo sull'ambiente. Riducendo il consumo di cibi trasformati e privilegiando alimenti locali e stagionali, contribuiamo a ridurre l'impatto ambientale legato alla produzione alimentare su larga scala. La nutrizione non è solo una questione personale, ma anche un atto di responsabilità nei confronti di ciò che vi circonda. Scegliamo consapevolmente ciò che mettiamo nei nostri piatti, perché la nostra salute e il futuro del nostro pianeta dipendono da queste piccole ma significative decisioni quotidiane».

Il ruolo del nutrizionista, in questi casi, è fondamentale.

«Educare le persone a compiere scelte alimentari giuste e far capire loro che influenzano direttamente il benessere a lungo termine è un passo cruciale per aiutarle a migliorare la salute complessiva dei singoli individui. Il ruolo del nutrizionista è essenziale perché guida e segnala le abitudini alimentari sane e bilanciate, adattate alle esigenze di ciascuno. In questo modo, si può contribuire significativamente a prevenire o gestire queste malattie, migliorando la qualità della vita delle persone e riducendo il peso dei sistemi sanitari».

Qual è il limite della narrazione moderna e delle abitudini radicate in materia di alimentazione?

«Oggi il messaggio che arriva da fuori è totalmente sbagliato dal punto di vista della salute. La società del consumismo sta giocando con la nostra salute e noi stiamo diventando ciechi. Alcuni cibi e bevande, ad esempio, sono dannosi indipendentemente dalla qualità e dal costo del prodotto. Uno champagne, per quanto pregiato e di buona qualità, è comunque una bevanda alcolica e pertanto dannosa per la salute se consumata in eccesso. In più, vengono costantemente promossi stili di vita frenetici, con conseguente accesso facile a cibi di scarsa qualità. La pubblicità e la disponibilità costante di cibi poco salutari possono rendere difficile l’adozione di abitudini alimentari più sane».

In conclusione, c’è da preoccuparsi?

«Io direi di sì. C'è da allarmarsi per le tendenze negative legate all'alimentazione, ma c'è anche un grande potenziale per il cambiamento positivo attraverso l'educazione, la consapevolezza e l'azione. Ovviamente la sola alimentazione potrebbe non risolvere tutti i problemi di salute, ma bisogna ricordare che è un pilastro fondamentale su cui costruire un benessere complessivo. Combinata con altri fattori come l'esercizio fisico regolare, il riposo adeguato e la gestione dello stress, una dieta sana può fare davvero la differenza nella nostra salute e nel nostro benessere generale».

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.