1 ora fa:Ferrone (Cgil): «Enel attivi un tavolo per il futuro dei 50 lavoratori e del sito di Co-Ro»
3 ore fa:Campotenese, preoccupazione crescente per l’ipotesi di un centro d’accoglienza
9 minuti fa:Unical, Greco accoglie Occhiuto: inizia una nuova stagione di collaborazione tra Università e Regione
1 ora fa:La Calabria protagonista a Roma, grazie alla chef Laura Barbieri
2 ore fa:"Note in Biblioteca Pometti": a Co-Ro nasce una nuova rassegna musicale
4 ore fa:Successo per il primo "Trofeo Halloween Judo”: oltre 200 atleti in gara al PalaPirossigeno di Rende
38 minuti fa:Commemorazione caduti, Caloveto promette «di essere esempio di solidarietà, pace e amore per la Patria»
2 ore fa:Innovazione, Pomillo: «Per le minoranze linguistiche è una condizione di sopravvivenza culturale»
4 ore fa:“Io, Paolo. La voce che resta” : gli studenti dell’Erodoto incontrano Fiammetta Borsellino
3 ore fa:AVS : «Ancora tagli indiscriminati alla centrale di Rossano, Enel dichiari le sue intenzioni per il sito»

Senza strade e collegamenti, la Valle del Trionto torna a protestare

1 minuti di lettura

LONGOBUCCO - «È una vergogna che un ponte nuovo, inaugurato nel 2016, sia crollato, e ancora non si vede niente». Tornano a protestare i cittadini di Longobucco, nell'ennesimo sit-in organizzato dai sindacati (questa volta in campo c'era la camera del lavoro locale della Cgil) che in queste settimane sono molto attivi sul fronte della mobilità stradale della Calabria.

Nella Valle del Trionto il problema c'è, permane ed è serio. Perché dopo il crollo del viadotto Ortiano, lungo la Sila-Mare, il 3 maggio scorso, la comunità longobucchese e l'intera Sila Greca rischiano di rimanere seriamente isolati a causa, anche, della precarietà delle altre strade di collegamento. 

Il primo e principale rischio è quello dello spopolamento. Sono molti i cittadini che negli ultimi mesi stanno vagliando l'idea di trasferirsi a valle, sulla costa, proprio per la difficoltà (che alle volte si trasforma in impossibilità) di accedere ai servizi primari.

A quasi dieci mesi dal crollo del ponte, gli abitanti continuano a protestare e chiedere risposte celeri ad Anas e, ovviamente, al Governo centrale. «Abbiamo partecipato mesi fa a una riunione con Anas. Ci hanno detto che nel 2025 il ponte sarebbe stato ricostruito ma noi queste promesse non le vediamo», è il racconto di un cittadino ai microfoni del TgR Calabria.

Un isolamento, dicevamo, che mette a rischio un’intera comunità anche dal punto di vista dell’assistenza sanitaria: «Non ce la facciamo più. – aggiungono – Per andare a fare qualsiasi visita dobbiamo percorrere questa strada e abbiamo 50 minuti di curve per arrivare a un primo soccorso».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.