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Il Polo liceale di Rossano ancora in rivolta: monta la protesta per i guasti all'impianto di riscaldamento

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CORIGLIANO-ROSSANO – Il Polo Liceale di Rossano non trova pace. Questa mattina un nutrito gruppo di studenti e alcuni genitori si sono riunti, nello spiazzale antistante l’edificio scolastico, per protestare contro le condizioni di disagio microclimatico verificatesi a causa del guasto alla caldaia che ha compromesso l’impianto di riscaldamenti dell’intero istituto.

Secondo quanto riportato da una delle rappresentanti dei genitori, la caldaia risulterebbe rotta e pertanto andrebbe sostituita. L’intervento dovrebbe richiedere due settimane di tempo ma il corpo dei manifestanti vuole un intervento tempestivo e alternativo.

«La nostra protesta – afferma una delle rappresentanti dei genitori - è basata sul diritto allo studio e sul diritto alla salute dei ragazzi che devono poter godere di un ambiente scolastico consono. Ci dispiace per loro e per i docenti che sono costretti a lavorare in un ambiente freddo e non idoneo allo svolgimento delle lezioni. Le temperature, infatti, possono essere anche inferiori rispetto all’esterno. Svolgere le attività didattiche con queste temperature è inammissibile. Non so se sia mai stata fatta una manutenzione ordinaria. Ciò che mi meraviglia è che siamo arrivati a gennaio e solo ieri la Provincia è intervenuta per controllare lo stato dell’impianto. E perché non prima? Questa situazione va avanti da tempo».

Poi aggiunge: «Ci sono state varie segnalazioni all’Asp e abbiamo formalmente denunciato all’Ufficio Ambiente il disagio microclimatico. La caldaia è rotta e pare debba essere sostituita con una nuova. Perde acqua, e quindi pressione, pertanto i riscaldamenti non funzionano. I lavori per l’intervento che hanno promesso dovrebbero durare 20 giorni circa, ma noi temiamo che i tempi si allunghino con il rischio che i ragazzi soffrano ancora per il freddo. Per ora stanno sfruttando 7 aule riscaldate grazie ai condizionatori che occupano a turno. Questa turnazione, però, consente loro di stare al caldo un giorno a settimana perché le classi che si alternano sono circa 37».

Ciò che chiedono, in sintesi, è che la soluzione giunga già nelle prossime ore: «Avevamo proposto di mettere in aula alcune stufe ma non sono a norma e gravano sui consumi energetici della struttura, allora abbiamo pensato di portare dei plaid. Siamo nel 2024, è impossibile accettare che ci siano strutture che non garantiscano la salubrità degli ambienti. Vogliamo una scuola “normale”».

Un disagio che non fa sconti nemmeno alla didattica. Una studentessa del quinto anno ha esternato la sua preoccupazione per le difficoltà riscontrate durante lo svolgimento delle lezioni: «A causa dei continui spostamenti – ci spiega – la didattica è rallentata e per noi del quinto anno è un problema. Speriamo che la soluzione giunga in tempi brevi così da non perdere altro tempo».

Ma c’è anche una voce dissonante e contraria, che mette in luce l’apparente inutilità della manifestazione. A riportarla, il Vicepresidente del Consiglio d’istituto, Gianfranco Gallo: «Sono contrario alla protesta perché è innanzitutto intempestiva. La Provincia ha già preso atto delle nostre richieste, in più è già venuta la ditta incaricata e lunedì inizieranno i lavori. Ci hanno assicurato che in un tempo massimo di 15-20 giorni risolveranno il problema pertanto è una protesta di sprone, ma per cosa? Non si sa. Protestare contro la scuola non ha senso, contro la rottura nemmeno, le cose si rompono».

Ma la comunità scolastica teme i ritardi e non vuole più aspettare: «Per quanto riguarda la soluzione alternativa temporanea, questo pomeriggio si riunirà d’urgenza il Consiglio di Istituto. Le possibilità sono due: o la chiusura parziale dell’istituto con una turnazione solo nelle aule riscaldate o l’utilizzo momentaneo di alcuni locali del geometra che sono liberi e pronti all’uso».

Insomma, se da un lato la soluzione c’è ed è prossima alla realizzazione, dall’altra ci sono i manifestanti che pare non vogliano concedere altro tempo. Ci auguriamo che il tutto si risolva in tempi celeri e che i ragazzi tornino a seguire, regolarmente e senza troppi disagi, le lezioni nelle proprie aule.

GUARDA LE VIDEO-INTERVISTE: https://fb.watch/pwRcQKEE5y/ 

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.