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Acquisti per le feste: a Co-Ro chi può stra-spende, chi no... arranca

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CORIGLIANO-ROSSANO – Le festività natalizie sono ormai sinonimo di consumo. Si acquistano cibi, dispositivi tecnologici, vestiti, libri, viaggi. E a fare i conti con l’aumento dei prezzi sono ovviamente le famiglie e i singoli cittadini, oltre che i gestori e i proprietari delle varie attività commerciali, che si ritrovano a far quadrare i propri bilanci mettendo in campo strategie di acquisto e rimodulando le spese destinate alle feste.

Da un’indagine nazionale condotta da Federconsumatori, in cui rientra anche il nostro territorio, emerge un aumento medio dei prezzi del 10,2% rispetto al 2022. A registrare i rincari più elevati sono gli addobbi natalizi (+19%), i regali di ultima generazione (+14%) e i prodotti alimentari (+12%).

Ci sono aree geografiche in cui si spende molto più rispetto ad altre, settori in cui gli acquisti risultano sempre meno ricorrenti e altri dove, invece, la crisi sembra non pesare affatto. Questo è dovuto a numerosi fattori, uno su tutti il livello di ricchezza e la tipologia di interessi della popolazione che risiede in una determinata area. Nel considerare e valutare il volume di acquisti di una zona si tiene conto anche dei dati relativi agli anni precedenti. Non solo, è utile non trascurare anche le abitudini e le esigenze di un dato gruppo-popolazione che si è deciso di prendere in esame.

Per cercare di capire quali sono i trend di quest’anno nella città di Corigliano-Rossano abbiamo chiesto ad alcune attività di raccontarci come sono state, dal punto di vista commerciale, queste convulse settimane che precedono il Natale.

Ad offrire uno dei ritratti più controversi sono i negozi di abbigliamento. Secondo quanto riportato dagli esercenti le attività con i target legati alla fascia medio-alta degli acquirenti registrano un aumento delle vendite mentre, al contrario, gli esercizi commerciali che si rivolgono ad una clientela di fascia medio-bassa hanno registrato una considerevole diminuzione.

Questo dato potrebbe ricalcare quello secondo cui i ricchi continuano a diventare più ricchi e i poveri sempre più poveri esasperando il divario tra categorie. In più, messi in condizioni favorevoli di spesa, i cittadini che possono permetterselo aumentano di buon grado il volume degli acquisti tradendo quella nobile tendenza che vorrebbe la popolazione sempre meno avvezza al consumo indiscriminato e più attenta agli acquisti consapevoli.

A registrare un calo delle vendite anche le attività legate a prodotti per la cura personale (erboristerie, profumerie). In lieve aumento libri e prodotti tecnologici.

Un capitolo a parte, invece, per i supermercati e quindi per ciò che attiene all’acquisto di beni alimentari di prima necessità dove si registra una diminuzione delle vendite sia nei discount che in alcuni negozi a marchio.

«La tipologia e la varietà di prodotti acquistati – ci ha confessato un’impiegata – è rimasta pressocché invaiata ma notiamo una maggiore cura nella scelta. Fare economia è l’assillo di chi compra al supermercato».

Insomma, un quadro dei consumi piuttosto prevedibile dove chi può (pochi) si concede più del necessario e chi non può arranca.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.