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Sono nate a Sibari e ora vivono nelle saline di Trapani: la storia di due cicogne bianche

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COSENZA - Due cicogne bianche sono state avvistate in Sicilia presso la Riserva Naturale Orientata delle Saline di Trapani, portavano un anello nero applicato al tarso con sopra impresso un codice alfanumerico, PA006 e PA699.

«I due birdwatchers siciliani - si legge nella nota - che ne hanno letto il codice, Antonino Barbera e Nicola Napolitano del WWF Saline di Trapani e Paceco, dal colore dell’anello e dalla sigla riportata hanno subito capito che si trattava di cicogne nate in Italia e si sono subito chiesti da quale regione italiana i due individui provenissero. In realtà non sono in tanti gli ornitologi che in Italia inanellano le cicogne, e non sono neanche tante le regioni dove questa specie nidifica, il campo si restringe, un paio di telefonate e il dilemma viene svelato: Calabria. Si! Le due cicogne sono nate in Calabria, in provincia di Cosenza, inanellate da Mario Pucci, inanellatore Ispra, nonché socio e volontario della Lipu di Rende (CS) e, per essere lì in provincia di Trapani, le cicogne hanno già percorso in volo un tragitto di oltre  500 km».

«L’esemplare PA006 - spiega Lipu Odv - era stato inanellato nella Valle del Crati il 4 giugno 2021 e osservato il 14 gennaio 2022 insieme ad uno stormo di 19 cicogne presso le saline di Trapani, lì vi ha  trascorso tutto l’inverno, poi più nessuna traccia. L’osservazione di PA699 invece è più recente, il 31 ottobre di quest’anno, è stata osservata nel trapanese mentre pascolava su un campo arato in compagnia di altre 5 cicogne. Era stata inanellata nella Piana di Sibari il 12 giugno 2023, entrambe le cicogne all’età di circa 33-35 giorni. Queste due cicogne rientrano all’interno di un progetto d’inanellamento scientifico che la Lipu di Rende sta portando avanti già da alcuni anni, commenta Roberto Santopaolo, responsabile del progetto e delegato della Sezione Lipu di Rende. Un progetto attivo dal 2019 in collaborazione con ISPRA ed e-distribuzione che in 4 anni  ha portato a marcare ben 116 cicogne per conoscere meglio la vita di questi animali e soprattutto i loro spostamenti tra un continente e l’altro. Di queste due cicogne, come di tutte le altre inanellate, sostiene ancora Santopaolo, ne conosciamo la storia, le abbiamo viste nascere, crescere, le abbiamo monitorate nel nido e osservate mentre i genitori le imbeccavano, le abbiamo tenute in braccio durante le operazioni d’inanellamento, assistito al loro primo volo. Saperle vive e distanti dal luogo di nascita con la speranza che possano ritornare a nidificare nella zona che le ha viste  nascere  è una grande emozione, sostengono Katharina Werner e Stefania Pistocchio, volontarie della Lipu di Rende che da anni seguono la popolazione di cicogne nella Piana di Sibari»

«Ancora più grande è l'emozione per l’osservazione della Cicogna PA699 in quanto al momento dell’inanellamento le è stato assegnato anche un nome, “Virginia”, per volere di una famiglia di Udine che ha voluto adottarla dandole il nome della propria figlia, una bimba di 9 anni, Virginia per l’appunto. La giovane cicogna aveva lasciato la Piana di Sibari verso la fine di agosto per intraprendere il suo lungo viaggio migratorio verso l’Africa ma pochi giorni dopo è stata rinvenuta a terra tra Pellaro e Saline Joniche in provincia di Reggio Calabria, sparata da un bracconiere, ma per fortuna ancora viva! Trasportata di urgenza dalla Polizia Metropolitana di Reggio Calabria al Cras di Catanzaro è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico, ne è seguita la riabilitazione in voliera per ben 2 mesi dove ha recuperato la capacità al volo. Finalmente a metà ottobre riacquista la sua libertà e riprende il suo lungo viaggio migratorio verso sud che era stato bruscamente interrotto dalla follia di un vile bracconiere! Ora si trova in Sicilia insieme ad altre cicogne, forse si risparmierà il secondo lungo tratto di viaggio verso Africa e  si fermerà sull’isola dove c’è una popolazione di cicogne svernanti».

«Il valore dell’attività di inanellamento a scopo scientifico - riporta in conclusione la nota - sta proprio in questi dati che ci danno la possibilità di capire meglio gli spostamenti di questa specie, le aree di sosta e di svernamento oltre  agli areali riproduttivi a noi già noti, sostiene Giorgio Berardi consigliere nazionale Lipu e coordinatore Lipu Calabria. La Lipu di Rende negli ultimi due anni ha già acquisito una decina di dati derivanti da cicogne inanellate e poi successivamente avvistate in natura. Questo ci consente anche di attuare una migliore strategia per la protezione, non solo della specie, ma anche degli habitat che frequenta».

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.