12 ore fa:Premio "Giorgio La Pira - Città di Cassano" assegnato al Cardinale Matteo Maria Zuppi
12 ore fa:Anche il M5S di Co-Ro fa partire la raccolta firme contro l'autonomia differenziata
11 ore fa:Il duo Pancella - D'Amato in concerto al pontile di Trebisacce
8 ore fa:La Calabria isolata è il karma della Ferrovia Jonica: vittima di decenni di disattenzioni
12 ore fa:Auto finisce fuori strada ma i soccorritori sul posto non trovano nessuno
9 ore fa:Gli alunni dell'Istituto Amarelli in vista alla caserma dei Vigili del Fuoco di Co-Ro
7 ore fa:Movimento del territorio: «Continua la latitanza del sindaco sulle contrade»
9 ore fa:Corigliano-Rossano: aperte le iscrizioni per la refezione scolastica
8 ore fa:Al Museo Civico di Paludi la mostra personale di pittura di Rossella D’Aula
7 ore fa:Festival Euromediterraneo di Altomonte: nel borgo, la magia dell’abbraccio

Il Primo ministro albanese Edi Rama riceve la cittadinanza onoraria di Vaccarizzo Albanese 

2 minuti di lettura

VACCARIZZO - Approfittando della nitidezza di sensazioni quasi immediata e in attesa della profondità di prospettiva che il ricordo conferisce agli eventi storici, volendo fare un riassunto succinto della visita del primo ministro albanese Edi Rama a Vaccarizzo Albanese, sabato 3 giugno 2023, l’esito comune che si palesa ai nostri occhi rivela un assunto quasi assoluto: le relazioni tra l'Albania e il popolo arbëresh, aldilà della superficie e della cornice, sprigionano una manifestazione dello spirito, come un mormorio dell'anima, profondo, continuo, che sovrasta quello delle voci.

Per questo non può non essere considerato un atto politico. Un messaggio chiaro di fratellanza sottolineato dalla cittadinanza onoraria concessa all'unanimità dal Consiglio comunale riunito per l'occasione. 

Qualche anno fa si parlava sovente degli esperimenti dell'acceleratore di particelle di Ginevra. Mutatis mutandis la presenza del primo ministro Edi Rama a Vaccarizzo è stato un grande acceleratore di emozioni. 

Nel suo discorso il Sindaco Pomillo ha sottolineato come la presenza del Primo Ministro d’Albania a Vaccarizzo rivela l'importanza delle radici comuni situazione poeticamente espressa con vigore e nostalgia: "gjaku ynë i shprishur”, il nostro sangue sparso.

La visita del Premier albanese come segno tangibile dell’alta considerazione e stima verso il popola arberesh sprona e impegna gli italo-albanesi a costruire ponti e legami sempre più strutturati con l’Albania. L'Arberia, ha detto il sindaco, è un tesoro prezioso nel mosaico delle minoranze linguistiche in Italia e in Europa perché custode di antiche tradizioni, di una nobile lingua, della cultura albanese e del rito religioso bizantino, tramandati dai antenati. Anche Vaccarizzo nel suo piccolo è una testimonianza vivente della tenacia e della resilienza di un popolo, che ha conservato una sua propria identità nonostante  difficili vicissitudini storiche e vari tentativi d’omologazione. 

La figura di Skanderbeg, le sue gesta eroiche contro l'oppressione e l'invasione straniera sono un esempio vivido di coraggio e di resistenza, le stesse qualità che guidano l'Europa nella sua lotta per un futuro basato sulla pace, sull'uguaglianza e sulla giustizia. 

Il sostegno della comunità arbëresh nel processo d'adesione dell'Albania all'Unione Europea è sincero; la minoranza arbëresh può dare il suo contributo a far superare gli stereotipi e le barriere che ancora persistono;  quando questo avverrà e l’Albania sarà membro a tutti gli effetti, i confini non ci saranno più. 

Il premier visibilmente commosso ha ringraziato per il grande gesto d'amicizia ed è seguito il tradizionale scambio di doni. Alla folta delegazione di sindaci e autorità albanesi ha corrisposto una presenza  attenta di sindaci del territorio e di tante personalità del mondo arbëresh calabrese, autorità religiose e militari, e numerosi cittadini tra cui tanti giovani e bambini.

Erano presenti i sindaci di San Cosmo Albanese, San Giorgio Albanese, Santa Sofia d'Epiro, Acri e il vicesindaco di Corigliano Rossano.

Una interessante tappa del programma l'ha costituita la visita al Museo del Costume e degli Ori Arbëreshë, ospitato nel Palazzo Cumano, uno dei più antichi del paese. Nelle ampie sale, gli ospiti hanno ammirato l’esposizione permanente degli splendidi costumi di gala, di mezza gala e giornalieri, di numerose comunità Arbëreshe.

Il capo del governo albanese, prima di concludere la serata, ospite del Palazzo Scura di Vaccarizzo, raffinato B&B di Vaccarizzo, ha preso parte nel panoramico ristorante "Del Cacciatore" sopra Vaccarizzo ad una cena di gala dove oltre l'ottima accoglienza fatta da premure naturali e rispettose accortezze, insieme alla delegazione ha potuto gustare la buona cucina coi prodotti del territorio, sigillo stilistico del locale, dove i profumi e i sapori genuini vengono combinati efficacemente dalle sapienti doti dello chef Michele Cozzolino. In abbinamento le vibranti bollicine iGreco, dal delicato profilo olfattivo e i rossi fermi, in rappresentanza delle due anime della regione, il gaglioppo di Ciro, Tenuta Iuzzolini e l' apprezzatissimo magliocco Terre di Cosenza, Terraccia riserva della Cantina Serracavallo di Bisignano.
 Questa importante visita, fortemente promossa da Italo Elmo, dinamico presidente del "Centro studi e ricerche San Demetrio Corone" rafforza ancora di più la comunità arbëresh di Vaccarizzo nell'impegno di preservare e promuovere la ricca eredità culturale delle origini e rilancia le relazioni fraterne con l'Albania.

Elia Hagi
Autore: Elia Hagi

Studia a Roma filosofia e teologia e comunicazioni sociali e oggi svolge a Vaccarizzo Albanese il suo ministero sacerdotale. Diventato sommelier, segue con passione la rinascita del vino calabrese con un particolare interesse rivolto ai vini identitari Arbëreshë.