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Cassano Jonio, a Lauropoli intitolazione del Parco Giochi a Lea Garofalo

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CASSANO JONIO – È in programma per lunedì 29 maggio, alle ore 11:00, la cerimonia di intitolazione del Parco Giochi, ubicato alla via San Nicola del centro urbano di Lauropoli, alla testimone di giustizia, nonché vittima innocente di ’ndrangheta, Lea Garofalo.

«All’evento – si legge nella nota -, parteciperanno, tra gli altri, il sindaco Gianni Papasso, la giunta, il presidente dell’assise civica Lino Notaristefano, consiglieri comunali, autorità religiose e militari. Come si ricorderà, la giunta comunale, nel mese di marzo dello scorso anno, aveva deliberato la proposta di autorizzazione da trasmettere alla Prefettura di Cosenza, per l’Intitolazione del Parco Giochi di Via San Nicola a Lauropoli di Cassano Jonio, a Lea Garofalo, classe 1974, nata a Petilia Policastro, testimone di giustizia, vittima di ’ndrangheta, scomparsa il 24 novembre 2009 a Milano.

Lea si dimostrò, con il suo agire, donna di grande coraggio. Infatti, sebbene appartenente a una famiglia mafiosa e pur subendo tutta una serie di aggressioni fisiche e psicologiche, ebbe la forza di privilegiare la strada della giustizia, raccontando alla Procura della Repubblica di Catanzaro la verità sulla strage di Pagliarelle, sulla morte del padre, sugli affari illeciti della sua famiglia e di quelli dei Cosco e dei tanti traffici illegali che avvenivano a Milano.

Lea Garofalo pagò con la vita la sua scelta di vivere nella legalità. Venne uccisa la sera del 24 novembre 2009 nella capitale lombarda da Carlo Cosco, suo compagno e padre di sua figlia Denise. Il suo corpo, trasportato a Monza, venne sciolto nell’acido. La scelta dell’amministrazione comunale ha la sua ratio finalizzata a conservare il ricordo di una donna calabrese che ha avuto il coraggio di sfidare la ’ndrangheta, di battersi per la verità, per riappropriarsi della sua dignità, del suo nome e di un futuro per lei e, soprattutto, per la propria figlia.

La cerimonia in agenda segue la concessione da parte della Prefettura di Cosenza della prescritta autorizzazione. All’ingresso del Parco la targa segnaletica della denominazione a Lea Garofalo, affinché il suo esempio possa essere da stimolo anche per altre donne ad intraprendere percorsi di libertà e di legalità, contro ogni forma di violenza».

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.