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Perché volere la scissione del comune di Co-Ro è un grave errore

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CORIGLIANO-ROSSANO – Riportiamo di seguito le riflessioni di un nostro concittadino, Ernesto Borromeo, volontario di protezione civile, che vuole far sentire la sua voce e smentire le spinte anti-fusioniste che animano la nostra città.

«Il mio dovere di cittadino e di volontario – dice -, che da oltre tre decenni mi vede impegnato per il territorio e per la sicurezza del nostro comune, mi induce a fare le seguenti riflessioni: l’eventuale scissione sarebbe un grave errore dalle conseguenze incalcolabili».

Innanzitutto, «con la fusione dei due comuni di Corigliano e di Rossano, siamo diventati la terza città della Calabria, con più potere sulle altre città, con più risonanza massmediale, con la facoltà di esprimere nostri candidati locali alle varie consultazioni elettorale, ma soprattutto con la possibilità di accedere a finanziamenti molto più corposi che stanno per giungere e che mai in passato avevamo recepito».

E aggiunge: «Con la fusione per la prima volta nella nostra storia, abbiamo ottenuto ben 4 parlamentari tutti originari di Corigliano e di Rossano; abbiamo ottenuto il treno Frecciargento, che per la prima volta nella storia collega in linea diretta, la nostra città, con tutta l’Italia; l’ospedale della Sibaritide, in piena costruzione, diverrà operativo gia nel 2024, e, poiché è situato in zona baricentrica fra le due aree urbane,  fungerà da traino per altre strutture importanti per il territorio come il Tribunale, La SS 106 e l’aeroporto di Sibari. E poi ci siamo distaccati dall’asservimento a Cosenza, la quale ha sempre attinto al serbatoio di voti della sibaritide per poi interessarsi ai problemi di altre città. Con la fusione, poi, il comune unico ha a disposizione oltre 100 associazioni di volontariato, 110 volontari di protezione civile e circa 50 fra operai comunale e l.s.u, senza contare oltre 300 percettori di reddito di cittadinanza, che lavorerebbero a costo zero, (basta solo stipulare l’assicurazione di 50 euro a persona)».

Secondo Borromeo, «vi è un equivoco di fondo: si confonde la fusione con la cattiva amministrazione attuale, per cui la causa dei problemi gravi in cui versa la nostra città erroneamente viene addebitata alla fusione, mentre essa dipende quasi esclusivamente da una maldestra gestione comunale, che non ha saputo cogliere i vantaggi della fusione stessa. Difatti il comune è in grado di impiegare tutta questa forza lavoro di cui prima, a costo zero, per la pulizia e manutenzione di tutto il territorio, contro il dissesto idrogeologico e gli incendi boschivi; poteva ma non lo ha mai fatto; infine poteva affidare alle 100 associazioni la organizzazione di eventi culturali ed estivi su tutto il territorio, frazioni comprese, e non solo su alcune di esse».

«A fronte di tutte queste considerazioni – prosegue - una eventuale scissione delle due città comporterebbe catastrofiche conseguenze. Malessere tra le due città, che finalmente si stavano amalgamando; vanificazione degli obiettivi raggiunti; asservimento ai politici di turno di città che non conoscono il territorio; perdita del primato di terza città della Calabria».

«Ma soprattutto - e conclude - dimostreremmo a tutta l’opinione pubblica di essere inaffidabili, instabili, pieni di divisioni al nostro interno ed aumenterebbe la storica rivalità tra Corigliano e Rossano, soprattutto alla luce del fatto che questa eventuale scissione è stata voluta dai coriglianesi. Ci auguriamo che questo non avvenga, anche alla luce di molteplici iniziative e manifestazioni anche a respiro nazionale (il Giro d’Italia ad esempio) che si svolgeranno a breve nella nostra città, e che subirebbero sostanziali e deleterie modifiche e revisioni. Un appello quindi a questo comitato che vuole la scissione affinché rifletta almeno su questi dati».

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.