Where is the love, il ricordo di Altea Morelli rivive nel talento dei suoi compagni di scuola
Si è chiuso il primo concorso scolastico dedicato alla sedicenne tragicamente scomparsa il 18 luglio 2021 sulla maledetta statale 106. Pistoia: «Orgogliosi di questa iniziativa». I genitori: «Rimarremo di fianco ai giovani»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Nessuno muore finché vive nel cuore di chi resta». La ricerca foscoliana del divino nella morte sta tutta in queste parole. Che danno conforto e forza a chi subisce la perdita di una persona cara e tentano di riempire un vuoto incolmabile. Il 18 luglio 2021 la maledetta statale 106 strappava alla vita la giovanissima Altea Morelli in un terribile incidente stradale in cui perse la vita anche Raffale Misuraca.
Sedici anni e quella voglia di vivere piena e incolmabile, un’energia infinita come quella che solo gli adolescenti possono produrre. Poi il buio all’improvviso e la luce del ricordo che prova a riaccendere ogni giorno chi di quell’alito di vita non riusciva proprio a farne a meno. I genitori, i familiari, gli amici e tutto quel mondo che gravitava attorno a loro. Oggi, a poco meno di un anno da quell’evento tragico, Altea vive ancora. È presente, come non mai: nelle foto, negli aneddoti, in quei vocali e in quei video che si ripetono in loop sui telefoni degli adolescenti. Ed è un continuo riaffiorare di memoria.
Ma Altea vive anche nei talenti dei suoi compagni, di chi l’ha vissuta davvero nel suo presente. Nelle settimane scorse, infatti, il Polo Liceale di Rossano, per volontà della famiglia Morelli-Beraldi, ha voluto istituire la Borsa di Studio dedicata ad Altea.
«Un’iniziativa – spiega il dirigente del Polo liceale, Antonio Pistoia – che si è posta l’obiettivo prioritario di onorare la memoria di Altea». Altea era molto orgogliosa di essere una studentessa del Polo Liceale di Rossano e se la sua vita non fosse stata spezzata, nell’anno scolastico in corso avrebbe frequentato la classe quarta del Liceo Classico “S. Nilo”. «È stato un desiderio della famiglia e dell’istituzione scolastica mantenere vivo il suo ricordo – ha detto il dirigente scolastico - contribuendo alla formazione civica dei giovani, attraverso la consegna di quattro borse di studio da assegnare a quattro coetanei di Altea».
Il concorso destinato agli studenti delle classi quarte dei Licei classico e scientifico, artistico e linguistico di Corigliano-Rossano è stato suddiviso in 4 sezioni: prosa, poesia, grafico-pittorica e multimediale. Ognuna volta a declinare le predisposizioni degli studenti dei diversi indirizzi. La traccia assegnata partiva dalle parole di Where is the love dei The Black Eyed Peas, una della canzone che più di tutte amava Altea per indurre a riflettere sull’importanza del valore della vita per le giovani generazioni.
I ragazzi hanno partecipato con grande entusiasmo, ognuno trasferendo su quei fogli e sui supporti multimediali tutti i sentimenti, la passione, il dolore che avevano nel cuore.
Bellissimi i lavori prodotti da Francesca Capalbo e Giuseppina Orlando, rispettivamente vincitrici della sezione di prosa e di poesia; o ancora quello di Alessia Lapietra, vincitrice della sezione multimediale e di Antonietta Palmieri che si è aggiudicata il primo premio per la sezione artistica. Ma a colpire la giuria sono stati anche i lavori di Cristiana Provenzano (menzione speciale per la prosa) e di Giuseppe Fazio (menzione speciale per la poesia).
«Altea vive negli occhi, nelle abitudini e nei pensieri dei suoi coetanei – dicono Rosanna e Giovanni Morelli, genitori di Altea e promotori della nascente associazione a lei dedicata – e l’iniziativa promossa dal Polo Liceale di Rossano non può che inorgoglirci. I ringraziamenti al dirigente Pistoia, al corpo docenti e agli studenti non sono una formalità ma un vero desiderio che nasce dal cuore perché attraverso queste azioni, questi gesti, queste iniziative si mantiene vivo il ricordo di una ragazza che amava la vita e che voleva bene al mondo. E questo è un impegno anche per noi familiari che stiamo lavorando alla nascita di un’associazione per incentivare ancora di più il mondo della scuola alla partecipazione sociale con il sogno di istituire delle borse di studio permanenti che possano aiutare i ragazzi meritevoli. È un’idea – concludono i genitori di Altea - che spero possa presto tamutarsi impegno».
La perdita di Altea è una cicatrice che non si rimargina ma la forza dei giovani nella memoria è uno strumento che può lenire il dolore di familiari e amici e sensibilizzare affinché le cose cambino; affinché la tragedia di quel maledetto 18 luglio 2021 possa diventare davvero un monito per tutti.