11 ore fa:Decontribuzione Sud, la preoccupazione degli industriali
10 ore fa:Il Movimento del Territorio sulle strade di Schiavonea: «Un vero e proprio colabrodo»
12 ore fa:Una nuova legge potrebbe far saltare l’impianto eolico di Capo Trionto
14 ore fa:Cariati, "l'Alternativa c'è" denuncia: «Il Comune va verso il dissesto»
10 ore fa:Sanità e riorganizzazione reparti, per Azzurro Mare «c'è un po' di confusione tra i "soldatini locali" del centro-destra»
14 ore fa:Cassano, verranno sistemate più di 100 urne cinerarie conservate nel cimitero comunale
13 ore fa:Stasi torna sul nodo di Tarsia: «Sta sparendo l'Alta Velocità in Calabria, nel silenzio generale»
11 ore fa:A Campana aperti e funzionanti i laboratori di cardiologia, diabetologia e quello per i prelievi anticoagulanti
13 ore fa:Ritardi apertura Sila-Mare, Tavernise e Bevacqua chiedono alla Regione di «intervenire con urgenza»
12 ore fa:A Co-Ro la buona sanità passa anche dai medici cubani

Where is the love, il ricordo di Altea Morelli rivive nel talento dei suoi compagni di scuola

3 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - «Nessuno muore finché vive nel cuore di chi resta». La ricerca foscoliana del divino nella morte sta tutta in queste parole. Che danno conforto e forza a chi subisce la perdita di una persona cara e tentano di riempire un vuoto incolmabile. Il 18 luglio 2021 la maledetta statale 106 strappava alla vita la giovanissima Altea Morelli in un terribile incidente stradale in cui perse la vita anche Raffale Misuraca.

Sedici anni e quella voglia di vivere piena e incolmabile, un’energia infinita come quella che solo gli adolescenti possono produrre. Poi il buio all’improvviso e la luce del ricordo che prova a riaccendere ogni giorno chi di quell’alito di vita non riusciva proprio a farne a meno. I genitori, i familiari, gli amici e tutto quel mondo che gravitava attorno a loro. Oggi, a poco meno di un anno da quell’evento tragico, Altea vive ancora. È presente, come non mai: nelle foto, negli aneddoti, in quei vocali e in quei video che si ripetono in loop sui telefoni degli adolescenti. Ed è un continuo riaffiorare di memoria.

Ma Altea vive anche nei talenti dei suoi compagni, di chi l’ha vissuta davvero nel suo presente. Nelle settimane scorse, infatti, il Polo Liceale di Rossano, per volontà della famiglia Morelli-Beraldi, ha voluto istituire la Borsa di Studio dedicata ad Altea.

«Un’iniziativa – spiega il dirigente del Polo liceale, Antonio Pistoia – che si è posta l’obiettivo prioritario di onorare la memoria di Altea». Altea era molto orgogliosa di essere una studentessa del Polo Liceale di Rossano e se la sua vita non fosse stata spezzata, nell’anno scolastico in corso avrebbe frequentato la classe quarta del Liceo Classico “S. Nilo”. «È stato un desiderio della famiglia e dell’istituzione scolastica mantenere vivo il suo ricordo – ha detto il dirigente scolastico - contribuendo alla formazione civica dei giovani, attraverso la consegna di quattro borse di studio da assegnare a quattro coetanei di Altea».

Il concorso destinato agli studenti delle classi quarte dei Licei classico e scientifico, artistico e linguistico di Corigliano-Rossano è stato suddiviso in 4 sezioni: prosa, poesia, grafico-pittorica e multimediale. Ognuna volta a declinare le predisposizioni degli studenti dei diversi indirizzi. La traccia assegnata partiva dalle parole di Where is the love dei The Black Eyed Peas, una della canzone che più di tutte amava Altea per indurre a riflettere sull’importanza del valore della vita per le giovani generazioni.

I ragazzi hanno partecipato con grande entusiasmo, ognuno trasferendo su quei fogli e sui supporti multimediali tutti i sentimenti, la passione, il dolore che avevano nel cuore.

Bellissimi i lavori prodotti da Francesca Capalbo e Giuseppina Orlando, rispettivamente vincitrici della sezione di prosa e di poesia; o ancora quello di Alessia Lapietra, vincitrice della sezione multimediale e di Antonietta Palmieri che si è aggiudicata il primo premio per la sezione artistica. Ma a colpire la giuria sono stati anche i lavori di Cristiana Provenzano (menzione speciale per la prosa) e di Giuseppe Fazio (menzione speciale per la poesia).

«Altea vive negli occhi, nelle abitudini e nei pensieri dei suoi coetanei – dicono Rosanna e Giovanni Morelli, genitori di Altea e promotori della nascente associazione a lei dedicata – e l’iniziativa promossa dal Polo Liceale di Rossano non può che inorgoglirci. I ringraziamenti al dirigente Pistoia, al corpo docenti e agli studenti non sono una formalità ma un vero desiderio che nasce dal cuore perché attraverso queste azioni, questi gesti, queste iniziative si mantiene vivo il ricordo di una ragazza che amava la vita e che voleva bene al mondo. E questo è un impegno anche per noi familiari che stiamo lavorando alla nascita di un’associazione per incentivare ancora di più il mondo della scuola alla partecipazione sociale con il sogno di istituire delle borse di studio permanenti che possano aiutare i ragazzi meritevoli. È un’idea – concludono i genitori di Altea - che spero possa presto tamutarsi impegno».

La perdita di Altea è una cicatrice che non si rimargina ma la forza dei giovani nella memoria è uno strumento che può lenire il dolore di familiari e amici e sensibilizzare affinché le cose cambino; affinché la tragedia di quel maledetto 18 luglio 2021 possa diventare davvero un monito per tutti.

 

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.