Energia rinnovabile in Calabria: da ieri è attivo il portale “CalabriaEnergia” al servizio dei comuni
È la prima regione d’Italia ad offrire uno sportello telematico a supporto della comunità. Occhiuto: «L'energia rinnovabile deve diventare un asset di sviluppo prioritario»
CATANZARO - Il futuro è ora e risiede nella capacità di favorire la produzione e il consumo locale di energia rinnovabile: questo è il forte messaggio lanciato dalla Regione Calabria nel corso dell'incontro svoltosi oggi nella Cittadella, a Catanzaro, sul tema delle comunità energetiche rinnovabili (Cer).
«L'energia rinnovabile deve diventare un asset di sviluppo prioritario per la nostra Regione – ha evidenziato il presidente Roberto Occhiuto –. La costituzione delle Comunità energetiche è un’occasione preziosa che non possiamo e non vogliamo sprecare. La Calabria è ricca di fonti naturali quali il sole, l’acqua, il vento. Attualmente produciamo il triplo dell’energia che utilizziamo e, per questo, dobbiamo individuare e attrarre soggetti che promuovano investimenti in energie rinnovabili nella nostra regione, con modalità che mirano a creare benefici soprattutto per i calabresi. Stiamo procedendo anche alla costituzione della comunità energetica in Cittadella, ragionando anche con l’amministratore di Sacal per crearne altre nei nostri aeroporti».
«Da oggi (ieri, ndr) è attivo - ha annunciato infine il presidente Occhiuto – il portale web CalabriaEnergia dedicato alle politiche regionali in tema di energia. Uno strumento importante per accompagnare gli uffici tecnici dei comuni, che spesso hanno difficoltà economiche e poco personale, nel progettare e costituire le comunità energetiche rinnovabili».
«Si tratta – ha precisato l’assessore allo sviluppo economico e Attrattori culturali, Rosario Varì – del primo sportello telematico di supporto ai Comuni dedicato a questo settore. Un servizio importante che parte proprio dalla Calabria e sarà di ausilio alle amministrazioni comunali per la creazione delle Cer, sia telematicamente che attraverso un'interlocuzione diretta».
«Le comunità energetiche rinnovabili – ha aggiunto Varì - apporteranno vantaggi ambientali, economici e sociali e il Governo regionale è fortemente impegnato a sostenerle sia finanziariamente sia pragmaticamente. Inoltre, abbiamo stipulato accordi con Rse e Gse per realizzare attività formativa e informativa. Tutte queste azioni rientrano in un ambito pianificatorio più ampio che sfocerà nell'aggiornamento di un piano energetico regionale fermo al 2005 ed al quale stiamo lavorando alacremente per contribuire ad una maggiore autonomia energetica del Paese, alla sostenibilità ambientale ed alla riduzione dei prezzi. Ringrazio tutta la squadra del dipartimento per lo straordinario lavoro che sta svolgendo».
L’incontro, al quale ha preso parte anche Rodolfo Elia, dirigente regionale del settore Infrastrutture energetiche, è stato moderato dal dirigente generale del dipartimento regionale sviluppo economico e attrattori culturali, Fortunato Varone, che ha commentato: «L'iniziativa è stata molto partecipata. Presenti molti sindaci e dirigenti tecnici comunali, nonché alcuni assessori e consiglieri regionali, a conferma del grande interesse sul tema. La Regione Calabria vuole attuare a livello locale le strategie europee e nazionali per la costituzione delle comunità energetiche rinnovabili e per farlo intende realizzare un'azione vincente, vale a dire mettersi al fianco, fungendo da guida, per gli amministratori locali, tecnici comunali, consulenti ed energy manager. Sono ritornato da poco in questo Dipartimento, ho trovato un gruppo molto operativo, grazie anche alla presenza dell'assessore Varì con il quale si è creata intesa sin da subito».
A relazionare sulle Comunità energetiche rinnovabili sono stati Fabio Armanasco, capo responsabile del progetto Comunità Energetiche e autoconsumo collettivo della RSE S.p.A (Ricerca sul sistema energetico), ed Emanuele Testa, funzione, promozione e assistenza alla Pubblica amministrazione della Gse S.p.A (Gestore dei Servizi Energetici).
«L’utente è al centro della transizione energetica è il nome del progetto di Rse - ha affermato Armanasco -. Una comunità energetica è una realtà sociale, culturale ed economica che autoproduce localmente l’energia necessaria al suo fabbisogno, tutelando i propri beni comuni e indirizzandosi verso la riduzione della propria impronta ecologica. La centralità che assume l’utente finale in questo nuovo paradigma comporta un percorso orientato a una maggiore responsabilizzazione energetica al fine di rendere tutti più consapevoli. Al di là dei benefici elettroenergetici, attraverso le comunità energetiche rinnovabili vi sono anche delle ampie ricadute a livello sociale e territoriale, come la promozione di filiere locali, il contrasto alla povertà energetica e ai fenomeni di abbandono di aree interne marginali».
«Le comunità energetiche rinnovabili sono una opportunità per i comuni - ha dichiarato Emanuela Testa - per diminuire le emissioni, ottenere benefici economici dalla condivisione e favorire situazioni di povertà energetica. Nell'ambito delle Cer gli enti locali possono assumere il ruolo di soggetto promotore, di partecipante attivo all'interno della configurazione, o mettere semplicemente a disposizione i propri asset - ad esempio tetti, terrazze - dove poter realizzare gli impianti. In collaborazione con Anci Nazionale stiamo predisponendo una guida che possa accompagnare gli enti locali nella procedura di avvio di una Comunità Energetica Rinnovabile. Il Gse con i suoi servizi di supporto affianca gli enti locali nella sfida pnrr per lo sviluppo e la crescita sostenibile dei nostri territori».
(Fonte regione.it. foto ansa.it)