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Disparità di genere in Italia: stesso lavoro, ma se sei donna ti pagano di meno

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CORIGLIANO-ROSSANO – «Alcuni temi sono sempre attuali e ci impongono una profonda riflessione, sia sul piano etico ed antropologico che politico e culturale. Un aspetto su cui mi sono soffermata è la disuguaglianza retributiva di genere. Su tale argomento ci sono fiumi di ricerche e di dati da parte degli economisti che accentuano come l'Italia rispetto agli paesi Membri sia indietro e presenti un divario notevole negli impieghi tra uomo e donna».

È quanto ha scritto Yole Sposato, già consigliere comunale di Corigliano Calabro, in un suo intervento letto al convegno su "Diritto al Lavoro e Dignità", organizzato presso Ecoross, dal Movimento per la Vita di Corigliano-Rossano, in collaborazione con la Fondazione Mortati e L'Arcidiocesi di Rossano-Cariati.

«Ovviamente – prosegue - i fattori che incidono su tale diversità sono vari, ma per analizzare tutte le differenze dobbiamo fare ricerca per aver ben chiaro il quadro della situazione. Ciò su cui voglio soffermarmi in particolar modo è la riflessione etica che deve scuotere le nostre coscienze: In Italia uomo e donna a parità di impiego percepiscono due livelli salariali differenti. Allora mi chiedo, ma per costruire in modo completo la società non c'è per caso bisogno di uomo e donna allo stesso modo?».

«Il trattamento disuguale – aggiunge - pone in condizioni diverse uomo e donna, che influenza le proprie scelte decisionali e l'andamento della propria vita, privata e professionale. Sembrerà strano, ma dover fare i conti con le proprie disponibilità economiche oggi più che nel passato, dove l'attenzione era rivolta ad elementi più essenziali e più importanti, risulta davvero difficile. Da laica cristiana rifletto su quello che è il ruolo dell'uomo e della donna, da moglie, da madre.. se è vero che la prima forma di società risiede nella famiglia, perché il peso dell'andamento societario debba ricadere su un aspetto puramente economico?».

«Il valore numerico di uno “stipendio” racchiude in sé un significato molto più grande. Non per far retorica, ma per porre l'attenzione su come in modo complementare uomo e donna collaborino alla realizzazione di un qualcosa di più grande. Molto spesso non ci rendiamo conto della responsabilità sociale che abbiamo. Ma davvero l'importanza ed il valore di ciascuno di noi può essere influenzato dalla corresponsione stipendiale a fine mese? Davvero uomo e donna devono essere guardati differentemente perché valutati economicamente in modo diverso? Io credo che come ella sia uscita dalla costola del compagno per camminarvi di fianco, questo ruolo abbia delle caratteristiche ben precise per entrambi. Non posso soffermarmi solo agli aspetti normativi per “pesare” quella che è la differenza tra uomo e donna nella società. Ciò significherebbe, che la stessa non riuscirebbe a progredire perché scoraggiati dal creare una famiglia, scoraggiati dal mettere al mondo dei figli (se pensiamo per quante coppie questo oggi risulti davvero difficile). Il deserto demografico di cui molto si parla negli ultimi anni è influenzato anche e soprattutto dall'aspetto di disparità nella retribuzione di genere».

«Allora, - spiega - se il lavoro nobilita l'uomo questo deve essere per entrambi i generi. Il lavoro che dà dignità alla persona deve essere osservato come elemento complementare in una coppia. Se vogliamo far migliorare questo mondo, la società dobbiamo guardarci l'un l'altro come aiuto reciproco e reciproca collaborazione, senza prevaricazioni, senza competizione, ma con dedizione e amore. Insieme riusciamo ad andare avanti perché insieme riusciamo a raggiungere obiettivi. Dove non arrivo io arrivi tu, dove non arrivi tu arrivo io. La differenza numerica deve essere solo a livello anagrafico, nel peso, nell'altezza. Chi decide per la collettività e che opera la più Alta forma di Carità deve riuscire a superare tale “arretratezza” essendo consapevole delle proprie decisioni e non tralasciando l'impegno altrui, la passione e lo spirito di servizi che al pari, tra uomo e donna, vengono impiegati nell'impegno collettivo, esercitando la propria professione».

«Alcuni risultati saranno difficili e lontani da raggiungere, perché conosciamo le debolezze di noi esseri umani, anche nel momento in cui si deve assumere una decisione, ma avere coraggio delle proprie scelte e fermezza è il primo passo per poter gettare “il sassolino in uno stagno”» conclude.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.