La storia delle calabrotte sulla rivista "Sette" del Corriere della sera
Un articolo di approfondimento, a firma di Giusi Fasano (giornalista di origini cosentine) sulla condizione femminile delle spose calabresi che «hanno salvato le Langhe piemontesi»
CALABRIA - Le associazioni culturali “Università delle Generazioni” e “Amici della Calabria” (che in questi ultimi mesi si sono frequentemente occupati delle “spose del sud” maritate al centro-nord nei decenni del dopoguerra) comunicano che, venerdì prossimo 18 marzo, sarà in edicola la rivista “Sette” abbinata al quotidiano “Corriere della Sera” con un servizio sulle Calabrotte a firma di Giusi Fasano.
Sarà un articolo di approfondimento, con una intervista-testimonianza, sulla condizione femminile delle spose calabresi che, a dire di Carlo Petrini (fondatore e presidente di Slow Food), hanno addirittura salvato le Langhe piemontesi sia dallo spopolamento che dalla decadenza socio-economica, tanto da contribuire in modo deciso a rendere tale territorio un’eccellenza enogastronomica e culturale del “Made in Italy”.
Lo scorso mese di gennaio, entrambe le associazioni avevano scritto una lettera aperta a tutti i Sindaci dei Comuni delle Langhe per proporre la realizzazione di un “Monumento alle Calabrotte” come segno di riconoscimento e gratitudine per i loro meriti. Mentre lo scorso 8 marzo avevano assegnato idealmente a tutte queste donne calabresi lì emigrate il “Gran Premio delle Generazioni” con una pergamena che dovrebbe essere conservata nel Comune di Rocca Cigliè (in provincia di Cuneo). Altra pergamena era stata consegnata a Maria Cefalì, classe 1950, emigrata sposa da Cortale (Catanzaro) nel 1966. Ciò è stato evidenziato dal quotidiano “La Stampa” di Torino nel suo “Speciale” dello scorso 8 marzo, festa delle donne.
Giusi Fasano, giornalista del Corriere della Sera dal 1989, è nata nel 1964 a Sant’Agata d’Esaro (Cosenza) e vive a Milano. Si occupa prevalentemente di cronaca nera e giudiziaria, ma pure della condizione femminile, anche a livelli internazionali. È autrice del libro “Io ci sono” (Rizzoli, 2014) che racconta la drammatica storia di “non amore” di Lucia Annibali, l’avvocatessa di Urbino, adesso deputata, che il 16 aprile 2013 è stata sfregiata in viso su mandato del suo ex fidanzato. Giusi Fasano, molto impegnata nel sociale, collabora con vari blog e ne gestisce uno in particolare: “La 27ma ora” dello stesso quotidiano milanese, interamente dedicato all’universo femminile.
(Fonte foot la voce agli italiani)