Un'intera classe del Geometra serale esodata: interrotto senza motivo il loro cammino di studi
Gli studenti (lavoratori e padri di famiglia) hanno inscenato una protesta pacifica e silenziosa davanti all'istituto scolastico: «Basterebbe una semplice mail per risolvere il tutto e consentirci di accedere al diritto allo studio»
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CORIGLIANO-ROSSANO - È arrivata fin davanti ai cancelli dell’Istituto Tecnico per Geometri "Falcone e Borsellino" a Corigliano-Rossano la protesta degli studenti-lavoratori del corso serale in Ambiente e Territorio del quinto anno Geometra.
Rischiano, come ormai tristemente noto, di essere costretti ad abbandonare il loro percorso formativo per colpa della mancanza di fondi necessari a garantire l’organico dei docenti.
E di dover rinunciare a quel pezzo di carta che per molti rappresenta una concreta possibilità di migliorare la propria condizione occupazionale.
Per questo motivo, in una ventina si sono presentati ieri mattina davanti all’ingresso del plesso di via Di Vittorio a Rossano. Niente striscioni o cartelli, ma «solo la volontà di metterci la faccia. E dare - come ci dicono gli studenti - nomi e volti alla protesta per denunciare a gran voce una situazione che da altre parti non si sta verificando».
Al loro fianco, il Segretario Territoriale UIL di Corigliano-Rossano Luciano Campilongo.
Una soluzione-ponte, in grado di garantire almeno la ripartenza e l’avvio del nuovo anno scolastico dopo la pausa estiva, pare sia possibile. Proprio in questi giorni, infatti, dall’Ufficio scolastico provinciale di Cosenza, il funzionario che si occupa del dipartimento "Organici Mobilità Reclutamento di II grado" avrebbe riferito telefonicamente che occorrerebbe una semplice comunicazione di variazione del quarto anno, non ancora avviato, con il quinto anno. Insomma, servirebbe una «una semplice email da parte del dirigente scolastico del Geometra "Falcone-Borsellino"». Il dirigente in questione - da quanto raccontano gli stessi studenti coinvolti in questa particolare dsavventura - nel corso dell’ultima riunione con gli alunni «dopo aver ricevuto numerose lettere e tramite legale, dichiara che sono mesi che aspetta un contatto dall’ufficio provinciale». E la procedura di attivazione? Gli studenti ci dicono che il dirigente avrebbe già inviato lettere di spiegazioni e di autorizzazione della classe V, ma senza esito di soluzione.
Insomma, un porto delle nebbie e l’amarezza degli alunni della classe V cresce e si alimenta sempre più: «ci arrivano notizie confuse - dicono - la situazione non è per nulla chiara».
«Vogliamo solo far capire che ci teniamo. La sensazione - aggiungono - è che siamo stati dimenticati, ma un Paese come l’Italia non può mettere in discussione il diritto allo studio. È una cosa che mai avremmo immaginato potesse accadere».
Equivalente a quello diurno, il corso serale si articola su tre anni e si conclude con il classico esame di Stato. La futura classe quinta (anno scolastico 2021/22), che ha già investito due anni di sacrifici, studio e impegno nei laboratori per arrivare al conseguimento del diploma oggi è di fatto una classe di esodati.
Va ricordato che tra i banchi ci sono persone adulte, spesso padri di famiglia che sottraggono tempo ai loro affetti e chiedono sacrifici a tutto il nucleo familiare dovendosi assentare tutte le sere.
«Tutti noi abbiamo fatto tanti sacrifici e abbiamo preso un impegno, chi con l’azienda per la quale lavora chi con la propria famiglia». E per molti di loro il diploma doveva coincidere con una carriera lavorativa migliore.