Regionali, a Co-Ro affluenza ai mini storici. Così come nel Basso Jonio cosentino
Ieri sera alle 23 aveva votato il 21%. Alle urne anche oggi ma è difficile che si raggiunga la percentuale delle ultime regionali (37,2%). Continua a vincere l’astensionismo: nei 14 comuni della Sila Greca solo due superano la media calabrese (30%)
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CORIGLIANO-ROSSANO – Un primo risultato (quasi) certo queste regionali di inizio autunno lo hanno già dato: in Calabria e soprattutto nelle aree della regione dove negli anni si sono perpetrati scippi di servizi, privazioni e depredazioni dello Stato, i cittadini non votano. Continua a vincere l’astensionismo in una forma sempre più dilagante. Anche a Corigliano-Rossano. A urne ancora aperte, considerata l’affluenza che si è registrata ieri e che alle 23 parlava di uno scarno 21% di elettori recatisi alle urne, è difficile immaginare che alla chiusura definitiva dei seggi, oggi alle 15, si possa raggiungere il 37,2% delle ultime regionali del 2020.
È l’affluenza di stamani nelle sezioni (ancora molto timida) che lo dice. Ma lo dicono anche le statistiche. Siamo andati a rileggere lo storico delle elezioni nell’arco degli ultimi sette anni e i dati parlano di un costante aumento delle persone che non si recano più alle urne e, di riflesso, di una bassissima percentuale di votanti.
Siamo partiti proprio dalle regionali, quelle del 2014, quando nelle due estinte città di Corigliano e Rossano (pre-fusione) si raggiunse il 40,5% dei votanti (39% a Corigliano e 42% a Rossano), poi arrivarono le Politiche del 2018 e Corigliano e Rossano risposero con un fragoroso 61% (59% a Corigliano e 62% a Rossano) che si mantenne anche per le prime elezioni comunali della grande terza città della Calabria (62%). Gli ultimi due dati eloquenti sono le europee del 2019 quando addirittura votò il 69% degli aventi diritto e, infine, le ultime regionali del gennaio 2020 quando i cittadini di Corigliano-Rossano che si recarono alle urne furono appena il 37,2%. Vedremo oggi alle 15 se questa soglia sarà superata oppure se la curva dell’affluenza continuerà a flettere.
Certo, proprio le elezioni regionali sembrano essere le più indigeste al popolo della Sibaritide e particolarmente a quella fascia di popolazione del basso Jonio cosentino e della Sila greca. Qui continuano a consumarsi record in negativo. Dei 14 comuni che comprendono quest’area solo due, ieri sera, avevano raggiunto e superato la soglia del 30% (l’affluenza media su scala regionale): Crosia con un 33% e Calopezzati (dove si vota anche per il rinnovo del Consiglio comunale) al 45%. Tutti gli altri 12 comuni sono di gran lunga al disotto della media: Corigliano-Rossano 21%, Bocchigliero 15%, Caloveto 23%, Campana 26%, Cariati 16%, Cropalati 22%, Longobucco 21%, Mandatoriccio 15%, Paludi 12%, Pietrapaola 14%, Scala Coeli (dove si vota anche per il Consiglio comunale) al 18% e Terravecchia all’11%.
Praticamente 4 cittadini su 5 in questo territorio non votano.