“È colpa di internet”. La riflessione dell’e-commerce manager Maiolini sulle potenzialità del web
«Oggi è impensabile per chi fa impresa non essere online. Tramite la comunicazione, le strategie, le giuste impostazioni un business può trovare nuova linfa vitale»
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CORIGLIANO-ROSSANO - «Moltissime persone oggi credono di vivere in un mondo astratto. In tanti vedono giovani ragazzi che spendono ore e ore sul proprio smartphone o tablet. È ormai uso comune comprare e spendere centinaia di euro al mese su internet e molti imprenditori hanno serie difficoltà perché non riescono a competere con le offerte schiaccianti che offre il web. Uno studio dice che il tempo medio giornaliero speso su un dispositivo mobile in Italia è di circa cinque ore al giorno. Come si può tornare indietro da questa tendenza? O come si può sfruttare al meglio questa tendenza?».
È da queste domande che parte la riflessione di Angelo Nico Maiolini, e-commerce Manager che lavora con internet, interagisce con migliaia di persone sul web e vende tramite internet.
«La tendenza – spiega - è in forte crescita e le future generazioni nascono immerse nel mondo digitale e circondate dalla tecnologia. Pertanto è impensabile oggi per chi fa impresa non essere online. Spesso gli imprenditori credono che essere presenti in rete voglia dire avere un sito web, oppure una semplice pagina su Facebook, mettendo da parte lo scopo reale di questi strumenti: Trovare nuovi clienti»
«Questi strumenti – aggiunge - sono principalmente strumenti di comunicazione e successivamente di intrattenimento ed è tramite la comunicazione, le strategie, le giuste impostazioni che un Business può sfruttare la potenza di internet per trovare “Nuova linfa vitale” per la propria attività. È tramite questi strumenti che oggi un ragazzo/a adolescente può “diventare virale” oppure lanciare il proprio business già a 16 anni».
«Per la prima volta nella storia oggi un ragazzo di 16 anni, o un imprenditore di un piccolo paese, ha gli stessi strumenti e le stesse possibilità di una multinazionale. Anche grandi aziende usano Google, Facebook e Instagram solo che li utilizzano in modo diverso. La chiave del successo non è nel mezzo ma nell’uso che se ne fa» conclude.