Castrovillari: in attesa del via libera dell'ASP sui tamponi molecolari potrebbero processarsi quelli antigenici
Dopo il secondo sopralluogo, l'Asp non si è ancora pronunciata sulla possibilità di installare un laboratorio per processare i tamponi molecolari. Ci sarebbero, però, tutte le condizioni per analizzare i test antigenici
Non c’è dubbio, un laboratorio per processare i tamponi a Castrovillari sarebbe fondamentale. Al momento, chi arriva con una sintomatologia sospetta, può essere sottoposto alla tac ma la conferma di un vero caso Covid arriva, si sa, unicamente dal tampone. E’ per questo che un laboratorio in loco consentirebbe non solo il tracciamento dei casi, il vero problema dei territori per ogni caso di Coronavirus, ma soprattutto di abbattere i tempi fornendo una risposta, ormai “la” risposta, rapidamente.
UN NUOVO SOPRALLUOGO
Se da un primo sopralluogo il “Ferrari”, per la task force dell’Asp e in particolare per Sisto Milito, non aveva i requisiti per processare i tamponi molecolari, una seconda ispezione è stata effettuata nei locali dell’ospedale di Castrovillari per individuare, eventualmente, dove istituire il laboratorio di biologia molecolare per la processazione dei tamponi; è necessario che sia un ambiente sterile, privo di contaminanti, dal quale gli operatori escano solo quando l’esame sarà terminato.
Ad effettuarlo sono stati due esperti dell’Asp, tra cui il responsabile del dipartimento d’ingegneria clinica, Antonio Capristo, che stanno valutando la compatibilità dei locali e tutti i requisiti necessari per poter impiantare il presidio: dall’adeguamento degli spazi all’acquisto delle macchine, passando chiaramente per l’assunzione del personale, un investimento cospicuo ma fruttuoso per il territorio del Pollino, dal momento che tale laboratorio sarebbe utile anche per altri esami di biologia molecolare.
LA SECONDA SCELTA
Ma se non sarà possibile optare per il gold standard, ovvero installare un laboratorio per i tamponi molecolari, sarebbe già pronto il piano B, ovvero quello che il Ministero della Salute chiama la “seconda scelta”. Si tratta della processazione dei tamponi rapidi per i quali il laboratorio analisi avrebbe già un macchinario utilizzato sinora anche per altri esami. Mancano i kit che potrebbero facilmente essere acquistati ma, come sempre, manca il personale.
Nessuna notizia ufficiale, al momento, è pervenuta alla direzione sanitaria circa l’inizio dei lavori, né l’Asp avrebbe comunicato l’esito del sopralluogo dei locali, soprattutto il seminterrato del laboratorio analisi deputato ad ospitare il presidio. L’ipotesi di iniziare ad analizzare i test antigenici, però, sarebbe più di una semplice teoria: basterebbe trovare 6 tecnici che completerebbero l’organico per arrivare alle 11 unità di cui il “Ferrari” ha bisogno.