Oggi, 22 marzo, è il World Water Day, Giornata Mondiale dell’Acqua, e non si può non accennare all’importanza di questo bene prezioso CONTRIBUTO DELLA DIETISTA DOTT. SSA FEDERICA SANTORO Bere acqua ogni giorno è indispensabile per stare bene, ad ogni età. Più del 50 % del nostro corpo è costituito da acqua e nei bambini si arriva anche all’ 80 %, rappresentando quindi il principale costituente degli organismi viventi. E’ il mezzo attraverso cui avvengono molte reazioni chimiche, come la digestione. E’ parte essenziale di molti liquidi biologici, come il liquido sinoviale o cerebrospinale, e di molte secrezioni, come quelle respiratorie o gastrointestinali. E’ solvente per molte sostanze, come i nutrienti, che così riescono ad arrivare alle cellule. E’ regolatrice della temperatura corporea. E’ in grado di eliminare le scorie, attraverso l’urina. I sintomi della sua mancanza, la disidratazione, sono chiari e compaiono precocemente: stanchezza, torpore, nausea, secchezza della pelle, affaticamento dei reni. Il fabbisogno idrico giornaliero si aggira intorno ai 2 litri, 2 litri e mezzo, di cui almeno 1 litro e mezzo deve essere reintegrato attraverso l’acqua. Il resto può essere introdotto con alimenti come la frutta e la verdura, costituiti principalmente da acqua. L’acqua può essere classificata in base al residuo fisso, cioè la quantità di sali minerali disciolti in un litro dopo evaporazione a 180°. Avremo, quindi, acqua minimamente mineralizzata con residuo fisso < 50 mg/L, acqua oligominerale o leggermente mineralizzata con residuo fisso > 50 e < 500 mg/L, acqua medio-minerale con residuo fisso > 500 mg/L e < 1500 mg/L, e acqua fortemente ricca di minerali con residuo fisso > 1500 mg/L. Un’altra classificazione può essere fatta in base alla quantità preponderante di uno dei sali minerali presenti, scientificamente chiamati “oligoelementi”, di cui l’acqua si arricchisce durante il suo percorso nel sottosuolo e che hanno effetti benefici sulla nostra salute. Avremo, quindi, acque bicarbonate, solfate, clorurate, che agiscono a livello gastrointestinale; acque calciche, particolarmente indicate durante la crescita e in caso di gravidanza, menopausa e osteoporosi; acque magnesiache, utili per combattere lo stress; acque fluorate, ideali per rinforzare la struttura dei denti e prevenire la carie dentaria; acque ferruginose, adatte in caso di carenza di ferro, e per lattanti, adolescenti e donne in gravidanza. In commercio sono presenti, inoltre, acque “povere di sodio”, utili in caso di ipertensione arteriosa e malattie cardiovascolari e renali, ma chi fa attenzione al sodio dovrebbe concentrarsi di più su ciò che mangia. Ad ogni età e stile di vita corrisponde un’acqua minerale. Per la popolazione generale è utile indirizzarsi sulla scelta di una tipologia oligominerale o medio-minerale e, se sportivi, integrare con un’acqua ricca di sali minerali per bilanciare le perdite di elettroliti e favorire il recupero post esercizio fisico. Nella scelta della tipologia di acqua più adatta a noi, come per gli alimenti, importante è l’etichetta, in cui sono espresse tutte le sue caratteristiche. Tra i parametri da tenere sotto controllo, ci sono i nitriti e nitrati, che sono indicatori di inquinamento (per i nitriti il limite massimo è 0,02 mg/L, per i nitrati 45 mg/L). Che sia a temperatura ambiente o fresca, naturale o frizzante, durante il pasto o tra un pasto e l’altro, l’importante è bere adeguate quantità di acqua ogni giorno, soprattutto con la stagione calda ormai alle porte.