Verdi Rossano festeggiano trentennale
In occasione del trentennale della fondazione del Movimento, i Verdi Rossano hanno deciso di festeggiare in piazza Bernardino Le Fosse nella giornata di domenica 27 novembre. “Un momento di condivisione per ripercorrere quanto di buono si è fatto negli scorsi anni. E per discutere di quello che si farà nel futuro. Mai come adesso – scrive Daria Gorodisky sul Corriere della Sera - l’ecologia dovrebbe essere al centro delle politiche di ciascun Paese e di quelle trans-nazionali. Eppure spesso il tema resta marginale, quasi non riguardasse concretamente ogni singolo essere vivente, ogni singolo uomo”.
VERDI ROSSANO, IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA
La giornata sarà divisa fra piazza e riflessione. Dalla mattina saranno allestiti stand informativi, sia relativi alle attività di partito, sia sul mondo dell’associazionismo e della cultura. Prima della festa serale ci sarà un dibattito pubblico sulle Ragioni del No al Referendum Costituzionale del 4 dicembre. I Verdi sono infatti schierati su una linea di contrapposizione alla riforma. E in tale occasione se ne discuterà nella sala dell’ex delegazione comunale, dalle 17.30 alle 19.30, con esponenti della politica, del sindacato e della società civile. “C’è una domanda ricorrente che viene fatta da molti: ma i Verdi esistono ancora?” Con queste parole Angelo Bonelli, leader della Federazione dei Verdi, apre uno dei suoi interventi in occasione del trentennale. “Sì esistono e pur essendo usciti dal 2008 dal parlamento, continuano ad essere presenti in molti territori e istituzioni locali. Protagonisti di molte battaglie con oltre 100 tra consiglieri comunali e assessori. Nonostante non siano presenti da oltre 10 anni nelle trasmissioni di informazione e nei talk show sia della televisione pubblica che privata. Le Liste Verdi sono state il primo tentativo riuscito, dopo gli anni del terrorismo in Italia, a ottenere rappresentanza istituzionale senza voler essere "partito". Questo è avvenuto grazie al contributo proveniente dalle positive esperienze delle università verdi, delle associazioni ambientaliste e dei gruppi pacifisti”.