Gli alunni dell'Istituto Comprensivo Rossano 2 vincono il premio nazionale "VT Cobat 2025”
I ragazzi hanno realizzato uno spot distopico sullo smaltimento dei rifiuti, costruendone i soggetti, scrivendone la sceneggiatura e dipingendo le bellissime e suggestive scenografie

CORIGLIANO-ROSSANO - Apprezzato riconoscimento ottenuto da alcuni alunni delle classi 3° D, 3° E e 3° I della scuola secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo Rossano 2, risultati tra i vincitori del premio nazionale "VT Cobat 2025” a tema: “Come aiutare l’ambiente recuperando rifiuti ricchi di materie preziose: pile, batterie e apparecchiature elettriche ed elettroniche”.
Gli alunni, dietro invito della Dirigente dott.ssa Celestina D’Alessandro – sempre vicina alle tematiche sociali – e con l’attenta guida delle professoresse Sara Maria Serafini e Riccarda Stabile, hanno realizzato uno spot distopico sullo smaltimento dei rifiuti, costruendone i soggetti, scrivendone la sceneggiatura e dipingendo le bellissime e suggestive scenografie.
Le studentesse e gli studenti si sono misurati con metodologie all’avanguardia quali il learning by doing e lo storytelling raggiungendo i seguenti obiettivi formativi e competenze: sensibilizzazione sulla corretta gestione di rifiuti elettronici, pile e accumulatori; sviluppo di creatività e del pensiero critico attraverso il linguaggio audiovisivo; sviluppo di senso civico e consapevolezza ambientale; capacità di lavoro cooperativo e comunicazione efficace. Ma soprattutto, hanno messo in pratica i principi della sostenibilità ambientale che non rimangono concetti astratti dell’Agenda 2030, ma che, attraverso il compito di realtà, si traducono in una buona pratica da attuare nel corso della vita.
La Dirigente Scolastica Celestina D’Alessandro esprime immensa soddisfazione per il risultato raggiunto, che mostra chiaramente la direzione che, sotto la sua guida, l’Istituto persegue: quella della legalità, del rispetto e della formazione umana oltre che culturale, non lasciando mai nessuno indietro.
Infatti, la speranza è che, attraverso la potenza evocativa della distopia e la forza creativa del racconto, gli studenti diventino cittadini consapevoli e attivi, capaci di immaginare – e costruire – un futuro migliore. Perché comprendere gli errori di un futuro immaginato è il primo passo per cambiare il presente: «Solo chi sa immaginare un mondo al collasso può avere il coraggio di salvarlo».