Anteas Corigliano-Rossano vicina agli anziani per combattere il gioco d'azzardo
La "terapia" del progetto mira a riempire il vuoto esistenziale, la solitudine con rapporti umani significativi sperimentando attività stimolanti insieme ai giovani, in laboratori che valorizzino le abilità di ognuno e creino nuovi interessi
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CORIGLIANO-ROSSANO - Non è solo un gioco! Gioco d'azzardo e solitudini degli anziani. È questo il titolo dell' assemblea divulgativa del progetto "Mind the Gap" che l'Associazione Anteas di Rossano ha recentemente avviato in partenariato con Anteas Nazionale. Il progetto mira a prevenire la dipendenza dal gioco d'azzardo tra gli anziani che vivendo situazioni di solitudini rischiano di essere attratti dall'illusione che una vincita possa migliorare la propria condizione di vita.
«Nella sua introduzione - riporta la nota - il Presidente dell'Anteas Rossano, Giovanni Fragale, ha evidenziato l'impegno che l'Associazione profonde su questo tema, che oggi è diventata la malattia del secolo, poiché si sta diffondendo anche tra gli adolescenti, coloro che dovrebbero rappresentare la generazione futura. Domenico Vitale che svolge il ruolo di Ge.Co (Generatore di Comunità) ha affermato che è evidente la diffusione del gioco d’azzardo nella popolazione over 65 anni. La necessità di conoscere meglio il fenomeno ha spinto a realizzare un'indagine nell'ambito cittadino con lo scopo di capirne l’effettiva entita e le caratteristiche. È emersa la frequente presenza nei locali con giochi d’azzardo leciti di pensionati, uomini e donne, ma anche i giochi on line sono in costante aumento».
«È compito dei Servizi Dipendenze dell’ASP - osservano - occuparsi della cura di quelle persone che presentano disturbi, patologie riconducibili alla dipendenza dal gioco. L'ANTEAS, dal canto suo, ha voluto occuparsi esclusivamente della prevenzione, cioè di proporre azioni mirate ad evitare di cadere nella trappola ed acquisire consapevolezza dei rischi correlati. L'idea di base del progetto si fonda sulla stretta connessione tra la solitudine degli anziani ed il gioco d'azzardo. Se un anziano ha uno stile di vita caratterizzato da scarse relazioni sociali e familiari, gestisce la sua giornata in maniera ripetitiva con una sensazione di insoddisfazione personale, apatia, noia, assenza di interessi, non frequenta le opportunità di aggregazione che offre il territorio, tutto questo vuoto esistenziale rischia di essere occupato dal gioco d'azzardo che appare una via di fuga dal disagio offrendo una fugace eccitazione ed illusione di cambiamento esistenziale».
«Riempire il vuoto esistenziale, la solitudine, con rapporti umani significativi, sperimentando attività stimolanti, insieme ai giovani, in laboratori che valorizzino le abilità di ognuno e creino nuovi interessi, questa è la "terapia" che il progetto propone. È prevista la realizzazione di vari laboratori: di riparo/riuso/riciclo; cura del verde pubblico e dei giardini delle scuole; recupero degli antichi mestieri e giochi con i giovani; laboratori ludici di scacchi, musica e teatro; laboratori di cucito, cucina sana alimentazione, corsi di ginnastica per over 65».
«Inoltre letture in biblioteca con i giovani, la creazione di un sito web e chat nonchè videoconferenze (nei periodi estivi ed invernali) per poter conversare anche da casa nei mesi di maggiore calura e/o freddo. Un ulteriore servizio offerto dall'ANTEAS è quello di fornire aiuto e consulenza, anche on line, a quelle persone che si trovano in situazione finanziaria disperata causata dal gioco d’azzardo. Per evitare che a causa del sovraindebitamento si rischia di finire nell'usura, è previsto un percorso personale di sostegno da parte di professionisti».