Piccoli comuni e strategie comunitarie: missione a Bruxelles per il sindaco Caloveto
Mazza: «È stata un’ennesima occasione per creare ponti per il futuro, utili ad individuare, selezionare e far emergere opportunità per la crescita e la competitività dei nostri territori»
CALOVETO – Quando si parla dei cosiddetti comuni polvere, i piccoli centri che resistono al fenomeno dello spopolamento, l’equazione borgo piccolo-piccoli problemi non vale affatto. Anzi, succede spesso l’esatto contrario. Il peso delle emergenze da fronteggiare, infatti, diventa inversamente proporzionale all’estensione dei suoi confini territoriali. Ecco perché i rappresentanti istituzionali dei piccoli comuni hanno l’obbligo e non l’opzione di ricercare confronto, collaborazione e sinergie sia in ambito territoriale che comunitario per dare risposte e soluzioni concrete ai propri cittadini.
È esattamente con questo spirito che l’Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Umberto Mazza e con l’assessore Giovanni Paternò ha preso parte nei giorni scorsi, insieme ad una delegazione di sindaci da tutto il Mezzogiorno, all’iniziativa di sensibilizzazione, confronto e lobbying istituzionale promossa dall’euro-parlamentare Antonio De Caro, già sindaco di Bari, nella sede del Parlamento Europeo a Bruxelles. «È stata – sottolinea il Primo Cittadino – un’ennesima occasione per creare ponti per il futuro, utili ad individuare, selezionare e far emergere opportunità per la crescita e la competitività dei nostri territori».
Insieme al vicesindaco Luigi Nigro ed al consigliere comunale Vittorio Mazza, alla presenza del parroco Don Agostino de Natale, il Primo Cittadino ha inoltre accolto a Palazzo di Città il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Cropalati, Maresciallo Gianluca Perrone che, come ogni anno, ha fatto omaggio all’Ente del Calendario Storico 2025 della Benemerita. In particolare, il Sindaco ha ringraziato il Comandante Perrone e l’Arma dei Carabinieri per l’importante servizio che si continua a garantire al territorio, rappresentando un costante presidio di sicurezza. «La sinergia che si continua a mantenere viva tra istituzioni locali, Chiesa, mondo dell’associazionismo e forze dell’ordine contribuisce – ha scandito – a dare punti di riferimento certi alle nostre comunità».
Dipendenze, bullismo, rischi della rete, violenza di genere. Sono, questi, i temi contenuti nel racconto di 365 giorni che si riscontrano nelle pagine, sfogliate del calendario e tenute insieme dal classico cordone intrecciato di fili di colore rosso e blu. Sono temi, questi – conclude Mazza – che richiamano all’impegno di tutti gli attori sociali rispetto all’obiettivo, sul quale come istituzioni locali dobbiamo tenere alta la guardia a prescindere dall’ordinaria amministrazione, dell’educazione civica delle nuove generazioni, da promuovere come priorità per la coesione e lo sviluppo locali.