Altro che plastilina, con i crustuli i bambini della Magnolia allenano la manualità
Intanto sul palco del teatro nazionale Paolella i bambini hanno portato in scena una speciale natività
CORIGLIANO-ROSSANO– Altro che dido, plastilina, DAS e altre paste modellabili! Gli occhi di Santa Lucia, i tarallini dolci ricoperti di una candida glassa che si preparano intorno al 13 dicembre ed i crustoli, le pepite di pasta frolla che fatte scivolare sul cestino per prendere la loro forma caratteristica si trasformano in un vero e proprio gioco, rappresentano molto di più di un semplice laboratorio di pasticceria. Sono un'esperienza che educa e stimola la manualità, invita alla scoperta di materiali e consistenze diverse e, soprattutto, celebra e trasmette nei più piccoli il valore delle tradizioni e dell’identità.
«Continua ad essere, questo – dichiara la pedagogista e direttrice del Polo d’infanzia Magnolia, Teresa Pia Renzo – il metodo che continuiamo a preferire per i nostri allievi: le piccole manine, che siano immerse nella terra o nell’impasto di farina e acqua, diventano strumenti preziosi di apprendimento».
«L’eccitazione, il sapore dell’attesa, la magia delle feste – aggiunge – rendono questo compito ancora più facile. In questo quadro, la Scuola di via Carlo Blasco, allo scalo di Rossano, ha ospitato tutta una serie di iniziative dedicate al Natale. Si è partiti con gli addobbi a tema, il Calendario dell’Avvento e la letterina consegnata al Babbo Natale in carne ed ossa; si è passati poi con la preparazione dei dolcetti della tradizione e si è concluso con lo spettacolo di fine anno. Fra Natale e capodanno con i bambini si farà tappa in chiesa per consegnare la speciale colletta alimentare, a spese della direttrice Renzo, da destinare alle famiglie bisognose».
Sul palco del teatro nazionale Paolella i bambini hanno portato in scena una speciale natività, con l’Arcangelo Gabriele, la Madonnina, San Giuseppe e Gesù Bambino. Ad accompagnarli, uno stuolo di pigiamini rossi che nella letterina a Babbo Natale hanno chiesto insieme ai giochi, doni materiali, valori profondi, come la pace, la salute, parole gentili.
E Babbo Natale, interpretato per l’occasione da nonno Salvatore Aloisio, ha rivolto un pensiero anche agli adulti. «E voi cari adulti – ha detto seguito dallo sguardo attento dei bambini - perché non m i avete scritto una lettera, avete tutto? Non avete bisogno di nulla? Allora vi farò io un regalo: il tempo, vi regalo il tempo da trascorrere con i vostri figli nel rispetto reciproco; vi regalo il tempo per insegnare loro i giusti valori; vi regalo il tempo per crescere insieme in modo responsabile; vi regalo il tempo per riappropriarvi delle norme civili che insegnano e formano gli uomini del domani; vi regalo il tempo per fermarvi e capire la giusta strada da seguire per voi ed i vostri figli».