Agricoltura, Smiriglia: «Crollo di oltre 70% per la stagione olivicola 2024»
A denunciarlo, il capogruppo di opposizione al Comune di Terranova Da Sibari che segnala la situazione dei produttori locali «sempre più in ginocchio e penalizzati dalla mancata dichiarazione dello stato di calamità naturale per siccità»
TERRANOVA DA SIBARI - «La stagione olivicola 2024 si conferma un disastro con un crollo delle produzioni superiore al 70%. Tra le cause principali in diverse zone della Regione anche le avverse condizioni climatiche con mancanza di precipitazioni che vanno ad aggravare la situazione di un settore già afflitto da un livello sempre più basso dei prezzi, da una crescente concorrenza straniera spesso dai contorni illegali, da fenomeni insistenti di contraffazione. Tutto ciò con il risultato di costi superiori ai guadagni».
Lo dichiara Massimiliano Smiriglia, capogruppo di opposizione al Comune di Terranova Da Sibari, segnalando in particolare la situazione dei produttori locali «sempre più in ginocchio e penalizzati, per esempio, dalla mancata dichiarazione dello stato di calamità naturale per siccità».
Ciò significa che non ci sarà diritto a forme di indennizzo, e, in un quadro più generale come crisi di uno dei settori economici fondamentali del territorio, significa un ulteriore effetto per la disoccupazione e lo spopolamento.
«Come primo intervento – propone Smiriglia – i Comuni potrebbero congelare l'Imu dei terreni agricoli; mentre nell'immediato si richiede l'azione della Regione Calabria per lo slittamento del pagamento dei contributi agricoli e l'ampliamento attraverso le risorse del Pnrr delle reti per irrigare le zone più aride».