Un'etichetta simbolica per la 20esima edizione del "Concorso internazionale dei Vini Arbereshe"
A Vaccarizzo Albanese si pensa all'evento del 2025. Il sindaco Pomillo: « Rafforzeremo le azioni di marketing territoriale già messe in campo con il progetto di destinazione turistico-esperienziale»
VACCARIZZO ALBANESE – Al Concorso internazionale dei Vini Arbereshe, per la speciale edizione del 2025 che sarà la ventesima, si pensa già ad un’etichetta simbolica che possa raccontare lo straordinario impegno di condivisione e di consapevolezza portato avanti fino ad oggi per valorizzare e promuovere il patrimonio vitivinicolo arbëreshe. Il Vino del Concorso, così è stato definito, sarà realizzato attraverso uve selezionate dai tanti partecipanti e vinificate con la partecipazione di una prestigiosa cantina regionale.
È stata, questa, la più importante novità annunciata nel corso dell’evento Vini Arbëreshë XIX Edizione – Nuove prospettive e progetti futuri, organizzato con il contributo della Regione Calabria (Legge 13/85 – Annualità 2024) e tenutosi nei giorni scorsi nella sala consiliare, in occasione del primo corso di vinificazione promosso per i viticoltori locali.
«Attraverso l’etichetta ufficiale – spiega il Primo Cittadino Antonio Pomillo – rafforzeremo le azioni di marketing territoriale già messe in campo con il progetto di destinazione turistico-esperienziale Vakarici Il Salotto diffuso». Il progetto prevede che, ogni anno, i viticoltori partecipanti al Concorso possano contribuire con le loro uve alla produzione di questo vino, celebrando non solo la qualità, ma anche l’autenticità del processo produttivo che caratterizza il territorio.
Ma l’obiettivo non è soltanto enologico. Resta culturale. Intende, infatti, richiamare l’attenzione su un patrimonio dell’entroterra che rischia di perdersi e creare, allo stesso tempo, un forte legame tra le nuove generazioni di viticoltori per tramandare la lunga eredità vitivinicola dei nostri territori che ha radici profondissime.
La manifestazione ha ospitato il corso di vinificazione a cura del Presidente Convertini e del sommelier Angelo Morrone. Sono stati presentati da parte del Papàs Elia Hagi i risultati raggiunti da tutti i vini partecipanti alla diciannovesima edizione del Concorso. Sono intervenuti anche la sommelier Barbara Fasano, in rappresentanza di Terre di Cosenza Dop e presidente della Giuria del Concorso e Roberto Cannizzaro, project manager di Roka Produzioni che ha presentato il posizionamento raggiunto in questi anni da questo evento che è diventato un vero e proprio strumento di promozione turistica dell’entroterra.