La narrazione esperienziale della ristorazione calabrese conquista il G7 Agricoltura
Laura Barbieri: «In queste giornate siciliane ed internazionali abbiamo raccolto l’apprezzamento e insieme lo stupore e la curiosità di tanti visitatori che hanno potuto scoprire meglio la biodiversità della nostra terra»
ALTOMONTE – «Avere la possibilità di mettere in connessione tra loro e promuovere i prodotti agroalimentari distintivi della propria regione, contribuisce a dare maggiore valore e peso specifico al ruolo, non solo economico ma anche sociale e culturale, di chi come noi si occupa di ristorazione. Significa, infatti, esaltare, attraverso il racconto della cucina, delle materie prime, delle ricette della tradizione, aree rurali, saperi, sapori ed esperienze».
Lo spiega Laura Barbieri, tra i protagonisti, insieme alla Regione Calabria e all’Arsac, Azienda Regionale per Lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese dell’Expo DiviNazione, l’evento promosso dal Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare nell’ambito del G7 dell’Agricoltura e della Pesca ospitato in questi giorni a Siracusa, sull’isola di Ortigia, centro del Mediterraneo.
Dagli zafarani cruschi alla ‘nduja, dal Peperone Roggianese ai fichi dottati, dalla stroncatura alla lestopitta, dagli extravergine di oliva, passando dal fagiolo bianco poverello dell’area di Mormanno, ai funghi cardoncelli, alla cipolla Bianca di Castrovillari, fino al Tartufo del Pollino. Sono stati, questi, alcuni degli ingredienti che Laura Barbieri ha avuto modo di trasformare assieme al papà Enzo l’Agrichef, in piatti da presentare in degustazione agli ospiti. Tra gli altri sono stati preparati anche la schicchiulata, per noi il cous cous del Pollino e la giurgiulena, ricetta tipica che utilizza il sesamo come ingrediente principale; ricette antichissime che la Calabria ha ereditato dalla cultura araba.
«In queste giornate siciliane ed internazionali – aggiunge – abbiamo raccolto l’apprezzamento e insieme lo stupore e la curiosità di tanti visitatori che hanno potuto scoprire meglio la biodiversità della nostra terra, apprezzandone i sapori e conoscendone sotto altro profilo anche i territori dai quali quei prodotti e quelle esperienze nascono».
«Sicurezza alimentare, lotta allo spreco, cibo autentico, esperienza, responsabilità sociale. Rispetto a questi temi al centro dell’evento internazionale – continua Laura Barbieri – è necessario che ognuno nel suo piccolo offra il proprio contributo. E noi ristoratori abbiamo, in questa sfida epocale e globale, un ruolo fondamentale, partendo dai nostri territori».
Laura Barbieri coglie, infine, l’occasione per ringraziare tutti i Gruppi di Azione Locale (GAL) protagonisti dell’evento e che, attraverso il loro lavoro di ricerca e selezione hanno saputo mettere in vetrina e promuovere anche le produzioni meno note: dal Gal Area Grecanica al Gal Kroton, dal Gal Batir al Gal del Mare, dal Gruppo Valle del Crati al Gal Pollino, passando dal Gal Sibaritide alle Terre Locridee e Vibonesi, fino al Gal Serre Calabresi, al Gal Due Mari e al Gruppo di Azione Locale Riviera dei Cedri.