La guerra dell’acqua a Sibari: ancora tensioni tra Comune e AssoLaghi
Il Sindaco Papasso insiste: «Parlare di sufficiente efficienza nella gestione dell'impianto è inappropriato, visto che gli interventi richiesti appaiono inesistenti». AssoLaghi: «Il Comune pensi al fatto che dai rubinetti esce acqua torbida»
CASSANO JONIO - A Sibari, la questione della potabilità dell'acqua continua a tenere acceso il dibattito tra il l’Amministrazione comunale di Cassano e l'Associazione Laghi di Sibari, con entrambe le parti che continuano a mettere sul piatto versioni contrastanti e divergenti della situazione.
Nel nuovo comunicato stampa emesso oggi dal Comune, si sottolinea come, nonostante un'ordinanza del giugno 2021 che vietava l'uso dell'acqua potabile a causa di elevati livelli di azoto ammoniacale, non ci siano stati progressi significativi per il ripristino della potabilità. L'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giovanni Papasso, ritiene che l'Associazione Laghi di Sibari non abbia implementato gli interventi necessari, una posizione – questa - che ha avuto anche il conforto di un recente sopralluogo. Secondo il Comune, infatti, parlare di "sufficiente efficienza" nella gestione dell'impianto è inappropriato, visto che gli interventi richiesti appaiono inesistenti. L'amministrazione comunale ha espresso inoltre preoccupazioni sull'uso politico dell'associazione, ribadendo la necessità della separazione tra politica e gestione del territorio per salvaguardare la salute pubblica.
Di contro, AssoLaghi ha risposto con veemenza alle accuse del Comune, respingendo le affermazioni di negligenza e attribuendo al Comune stesso la responsabilità dell'interruzione del processo di miglioramento degli impianti. L'Associazione afferma che i lavori erano in corso e già avevano ricevuto un primo riconoscimento positivo dall'Asp. Tuttavia, le decisioni municipali avrebbero portato alla necessità di utilizzare autobotti per soddisfare le esigenze degli abitanti. L’associazione che si occupa dei servizi all’interno del villaggio turistico accusa inoltre il Comune di voler documentazione senza agevolare una collaborazione effettiva, e sottolinea come recentemente, subito dopo il passaggio di gestione, l'acqua distribuita nelle case sia diventata torbida, responsabilità che attribuisce all'amministrazione.
La situazione, insomma, rimane tesa, con entrambe le parti pronte a portare la questione davanti alle autorità giudiziarie per una valutazione imparziale. Mentre il Comune enfatizza la mancanza di interventi da parte di AssoLaghi, quest'ultima dichiara la propria disponibilità a ottenere chiarimenti giudiziari e invita il sindaco a fornire prove concrete delle sue affermazioni.
Mentre Comune e Associazione litigano, nel frattempo i cittadini continuano a fare i conti con i disagi legati alla non potabilità dell'acqua e alle accuse reciproche di chi dovrebbe garantire loro servizi essenziali.