Nel Sud è emergenza siccità e carenza d’acqua. Allarme Fillea
La Fillea Cgil Calabria interviene su questo problema. «È necessario intervenire con urgenza, ora, con misure che possono portare un sollievo immediato. La giunta regionale intervenga al più presto con la realizzazione di un piano articolato»
CATANZARO - «Un grave stato di siccità con la conseguente carenza d’acqua sta interessando il nostro Paese ormai da qualche anno. La siccità e, soprattutto, la carenza d’acqua, la crisi energetica oramai, sono tra i problemi più gravi dell’intera umanità, anche perché si ripropongono sempre più spesso negli anni a causa dei cambiamenti climatici in corso, e non solo. Il 2023, secondo gli esperti, si è caratterizzato per essere stato l’anno dove si è registrato una delle più gravi siccità degli ultimi secoli».
È quanto si legge nella nota stampa di Fillea Cgil Calabria, che così continua: «La siccità e la carenza d’acqua sono problemi che stanno colpendo pesantemente l’Italia. Emergenza che nel primo semestre di quest’anno ha interessato soprattutto il Sud. Anche la nostra Regione non è esente dall’emergenza siccità e dalla carenza d’acqua. Da più parti, infatti, si sostiene e si chiede che la giunta regionale calabrese dovrebbe avviare al più presto una discussione e la realizzazione di un piano articolato di contrasto alla siccità e alla carenza d’acqua, che ci consenta di guardare al futuro con ottimismo. È necessario intervenire con urgenza, ora, con misure che possono portare un sollievo immediato.
«Noi della Fillea Cgil Calabria, pur essendo convinti che la battaglia contro la siccità e la carenza d’acqua bisogna farla su più fronti, riteniamo - aggiungono - che una buona risposta potrebbe arrivare con il completamento e l’avvio degli invasi esistenti evitando così di lasciare le opere incompiute. Un nuovo impianto Idrico per tutto il territorio Calabrese, oltre il 50 % dell’acqua si perde per strada e non arriva a destinazione. Una scelta che non solo darebbe un fattivo aiuto a contrastare la siccità e la conseguente penuria d’acqua, ma che contribuirebbe, altresì, a creare migliaia di posti di lavoro».
«Pertanto, auspichiamo - si legge in conclusione - che il Consiglio Regionale nelle prossime sedute inizi a parlare delle “storiche” dighe incompiute presenti nella nostra Regione come la Diga dell’Esaro e la Diga del Re Sole nella provincia di Cosenza, la Diga del Melito nella provincia di Catanzaro e la Diga del Metrano nella provincia di Reggio Calabria».