Caldo e siccità, Terra Viva (Fai-Cisl) chiede lo stato di calamità per il Basso Jonio cosentino
Il presidente Francesco Fortunato ha evidenziato la grave situazione di questi territori, in cui orami da diverse settimane le alte temperature, l'assenza di pioggia nonché la scarsità di acqua, hanno messo in crisi il settore agricolo
CATANZARO - Terra Viva Calabria, associazione di categoria dei liberi produttori agricoli affiliata alla Fai Cisl, ha chiesto al presidente della Regione Roberto Occhiuto e all'assessore regionale Gianluca Gallo l'attivazione dello stato di emergenza e calamità, per siccità ed alte temperature, per il settore agricolo, per i territori della fascia ionica di Reggio Calabria e Catanzaro, l'intero territorio della provincia di Crotone ed il territorio del basso Jonio Cosentino.
Il presidente di Terra Viva Calabria Francesco Fortunato ha evidenziato la grave situazione in atto in questi territori, in cui orami da diverse settimane le alte temperature, l'assenza di pioggia - in provincia di Crotone non piove da 9 mesi - nonché la scarsità di riserve idriche, stanno mettendo in grave crisi migliaia di aziende agricole dell'intero comparto agricolo e zootecnico, con ripercussioni sul lavoro degli addetti e sulle filiere produttive. Ad esempio nel comparto zootecnico per l'assenza di pascoli e foraggi, nel comparto olivicolo per il forte stress sulle piante e l'inizio cascola del frutto, nel settore ortofrutticolo.
Fortunato ha chiesto quindi ai rappresentati della Regione di attivare tutti gli strumenti necessari, ordinari e straordinari, previsti dalla legislazione vigente, al fine di poter consentire un immediato intervento di sostegno e ristoro alle aziende agricole, anche attraverso i sistemi assicurativi nazionali, e di consentire inoltre la richiesta per la concessione supplementare del gasolio agevolato per consentire operazioni colturali straordinarie per le attività agricole