Lavia, Cisl: «Pnrr fra luci e ombre. Eccessiva frammentazione dei progetti»
«Amministrazioni virtuose, altre in affanno. Troppe deroghe su assunzione giovani e donne. Ora siamo alla sfida più importante, la messa a terra delle risorse, la realizzazione delle opere previste nei tempi»
COSENZA - «La rielaborazione dei dati di monitoraggio dell’attuazione del Piano di Ripresa e Resilienza sul territorio provinciale forniti da Open Pnrr, in continuo aggiornamento – dichiara Giuseppe Lavia, Segretario generale dell’UST Cisl di Cosenza –, ci restituisce un’immagine di luci, poche, ma importanti, e ancora troppe ombre».
«Rispetto ai quasi 10 miliardi fra PNRR e PNC destinati alla Calabria – prosegue Lavia –, per la provincia di Cosenza sono ad oggi censiti 3.977 progetti per un valore complessivo di 1,8 miliardi. 3966 i progetti a titolarità comunale. L’Amministrazione provinciale di Cosenza, con 78 milioni di progetti finanziati, è il terzo Ente Provincia in Italia per importo finanziato. Complessivamente, sul territorio provinciale le risorse sono così ripartite: 368 milioni sulla Digitalizzazione, 417 su scuola, università e ricerca, 69 milioni su Impresa e Lavoro, 9 milioni su Cultura e Turismo, 118 milioni sull’Inclusione Sociale, 170 milioni per le Infrastrutture, 571 per la Transizione Ecologica, 126 per Salute. Guardando ai dati delle singole Amministrazioni comunali, spicca la città di Corigliano Rossano con 82 progetti e 85,41 milioni di euro. Cosenza e Rende si fermano a circa 23 milioni di euro per ciascun comune».
«Fra i comuni al di sotto dei 10.000 abitanti, spicca il dato di San Marco Argentano, 18 progetti per 10,7 milioni circa, e di Belvedere Marittimo, 17 progetti per quasi 8,8 milioni. Praia a Mare 20 progetti per quasi 8,4 milioni. Negativo il dato del Comune di Trebisacce, fermo a 16 progetti per circa 3,64 milioni. Nella fascia dei comuni attorno ai 5.000 abitanti, fa bene Villapiana con 19 progetti per 9,24 milioni. Nella fascia dei Comuni con popolazione compresa fra i 15.000 e i 20.000 abitanti, invece, emerge positivamente il dato di Cassano allo Ionio con 26 progetti per circa 23 milioni e di San Giovanni in Fiore, con 26 progetti per circa 13,8 milioni. I Comuni sotto i mille abitanti faticano, com’era prevedibile. Laino Castello 16 progetti per 2,9 milioni, Vaccarizzo 15 progetti per 2,3 milioni, Marzi e Lappano con 2,34 milioni a testa sono fra i migliori».
«Naturalmente si tratta di dati in continuo aggiornamento. Il dato sui piccoli comuni impone una seria riflessione su una riforma dell’architettura istituzionale. Troppi piccoli Comuni che faticano. È necessario sostenere un progetto di fusione delle piccole realtà comunali, con meccanismi incentivanti. Oltre alle risorse gestite dai Comuni – afferma ancora Lavia –, altri soggetti attuatori hanno goduto di finanziamenti Pnrr. L’Arcidiocesi di Cosenza Bisignano per circa 5,38 milioni e quella di Rossano-Cariati per 3,27 milioni si collocano fra le prime 5 Arcidiocesi d’Italia per finanziamenti ottenuti. Ottima performance dell’ex Consorzio di Bonifica dello Ionio Cosentino, con 80 milioni di finanziamenti, quarto Consorzio di Bonifica in Italia per risorse assegnate. L’ex Consorzio dei Bacini meridionali riceve 40,6 milioni di finanziamenti e quello dei Bacini Settentrionali oltre 30 milioni. L’ex Consorzio del Tirreno Cosentino si ferma a 4,8 milioni. Tech4you, il progetto sugli Ecosistemi Locali dell’Innovazione che ha come capofila l’Unical, e coinvolge le altre Università Calabresi e quella della Basilicata, ottiene 122 milioni e si configura come una delle sfide più interessanti sul trasferimento tecnologico e la creazione d’impresa e perché, no, anche un modello da replicare con le risorse della nuova programmazione comunitaria».
«Ora siamo alla sfida più importante, la messa a terra delle risorse, la realizzazione delle opere previste nei tempi. L’IFEL stima che il tasso di occupazione regionale dovrebbe salire al 48,5%, ma registriamo complessivamente troppe deroghe rispetto al vincolo del 30% delle assunzioni di giovani e donne, quindi rischiamo di non centrare due dei grandi obiettivi del piano, la riduzione dei divari nell’occupazione giovanile e femminile. Sarebbe cosa buona e giusta – conclude il Segretario Generale della Cisl di Cosenza, Giuseppe Lavia – che qualche Amministrazione provasse a rispettare le clausole».