«Nessuna attenzione verso la mobilità turistica e balneare all'interno della nostra provincia»
È il monito lanciato da alcuni lavoratori dipendenti dalla Direzione Business Regionale Calabria di Trenitalia che fanno un accorato appello alle Istituzioni: «Implementare i servizi e colmare le carenze, sia per la costa jonica che per la tirrenica»
COSENZA - I lavoratori dipendenti dalla Direzione Business Regionale Calabria di Trenitalia della provincia di Cosenza, fanno un accorato appello alle Istituzioni «affinché si concentrino e trovino soluzione ad alcune problematiche che da anni vengono trascurate. Ogni estate, denunciamo la mancata attenzione verso la mobilità turistica e balneare all'interno della nostra provincia».
Lo si legge nella nota stampa dei lavoratori iscritti all'organizzazione sindacale Fit Cisl della provincia di Cosenza, che così continua: «La provincia di Cosenza, che vanta il PIL più alto della regione, è costretta a fare i conti con il minor numero di servizi. Apprezziamo l'attenzione rivolta dalla regione e dall'assessore verso località turistiche rinomate come Tropea, ma non riusciamo a comprendere quale motivazione – anche se immaginabile – ostacoli uno sviluppo ferroviario sostenibile, sicuro e green nella nostra provincia.
Ogni estate notiamo il mancato interesse delle istituzioni nel potenziare le nostre località balneari. Ci riferiamo alla Costa Jonica, Rocca Imperiale, Amendolara, Roseto, Villapiana Lido, e alle località della costa tirrenica come Torremezzo, considerata la spiaggia di Cosenza, Fiumefreddo, Longobardi, Campora San Giovanni, Falerna, Nocera Terinese – luoghi in cui i nostri concittadini potrebbero godere non solo delle spiagge, ma anche delle strutture balneari».
«A sostegno di questa tesi, è sufficiente considerare che in tali località marittime non ferma nessuno treno, che nei giorni festivi e prefestivi, quando l’offerta commerciale è significativamente ridotta, i pochi treni disponibili risultano sovraffollati. I nuovi treni finanziati dalle regioni Puglia e Basilicata per la tratta Sibari-Taranto, noti come "Magna Grecia Line", non offrono coincidenze adeguate né all'andata né al ritorno verso Cosenza e Crotone. Nonostante le ben note problematiche della viabilità stradale, ormai collassata e con tutti i rischi per l’incolumità delle persone, come la Statale 18, la Statale 107 e la Statale 106, oggi interessate anche da lavori di potenziamento che allungano i tempi di percorrenza, chiediamo che le istituzioni prendano seriamente in considerazione queste criticità».
«Come lavoratori, ci rendiamo disponibili da subito, non solo a gestire eventuali picchi di lavoro all'interno dei vincoli normativi che dovessero scaturire dall'implementazione dei servizi, ma anche a supportare, con l'esperienza acquisita sul campo, eventuali proposte di treni utili a colmare questa carenza. Questo garantirebbe ai nostri concittadini, molti dei quali non possono permettersi di trascorrere le vacanze in rinomate località balneari a causa della situazione socioeconomica della nostra regione, di accedere a servizi di trasporto adeguati. Pur sgombrando sin da subito ogni accusa di campanilismo, ci teniamo a precisare che non abbiamo nulla contro altre località e territori Tuttavia, non può e non deve passare inosservato l'abbandono dei collegamenti, specialmente nei giorni di sabato e domenica, con la costa tirrenica e la costa jonica. Pertanto, chiediamo con forza a tutte le istituzioni di fare la propria parte nell'interesse della collettività».