No ai droni vicino ai nidi, nessuno disturbi le Cicogne bianche
È l’appello lanciato dalla Lipu: «In questa fase le coppie si apprestano a deporre le uova. Un drone fatto sorvolare a pochi metri di altezza dal nido potrebbe portare la coppia ad abbandonare il nido o addirittura indurre i giovani a buttarsi nel vuoto per lo spavento»
CORIGLIANO-ROSSANO - Si ripresenta puntualmente il problema dei droni sui nidi della Cicogna bianca in Calabria in un periodo particolarmente sensibile e delicato per la specie.
Nei giorni scorsi sono girate in rete e tra i gruppi whatsApp foto di nidi di cicogne fotografati con droni a pochi metri di altezza!
In questa fase – si legge nella nota stampa della Lipu - le coppie si apprestano a deporre le uova, un disturbo come quello di un drone fatto sorvolare a pochi metri di altezza dal nido potrebbe portare la coppia ad abbandonare il nido o addirittura indurre i giovani a buttarsi nel vuoto per lo spavento, come già successo in alcuni casi negli anni passati.
Le giovani cicogne, una volta a terra, non essendo ancora in grado di volare, non riescono a tornare nel nido e quindi saranno oggetto di predazione da parte di animali selvatici, cani, volpi o dall’uomo stesso.
Un danno enorme per una specie che sta cercando di ritornare a nidificare in Calabria dopo un’assenza di oltre 500 anni, un attentato alla biodiversità!
Si tratta, quella del disturbo ai nidi, di una pratica scellerata, pericolosa, vietata sia dalle normative nazionali che comunitarie.
Intensificheremo gli sforzi di sorveglianza ai nidi sostengono i volontari della Lipu e segnaleremo come sempre, eventuali infrazioni agli organi di polizia preposti.
Sono già state avvisate le autorità competenti e inviate delle lettere ai comuni nei cui territori ricadono le nidificazioni della cicogna bianca per concordare un piano di azione con i sindaci e proporre loro una specifica delibera per vietare l’uso dei droni in prossimità dei nidi anche con l’installazione di tabelle esplicative.
La presenza della Cicogna bianca rappresenta un bene prezioso per la Calabria e per l’Italia intera, un valore aggiunto per la fauna calabrese. Non permetteremo a poche sprovvedute persone di attentare a questo prezioso patrimonio, sostengono ancora i volontari Lipu, che condannano in maniera ferma questi comportamenti irresponsabili e invitano chiunque a segnalare all’Associazione o alle autorità competenti casi del genere.
La Lipu di Rende da oltre 20 anni è impegnata con i suoi volontari per favorire il ritorno di questa specie in Calabria. Molta è dunque la rabbia e la delusione per quanto accaduto.