Mensa scolastica (8TJ): «Finalmente menu stagionali e territoriali»
Si tratta di un risultato non solo importantissimo ma per certi versi storico per la concezione stessa della mensa scolastica alla quale si era fino ad oggi abituati: «Un piccolo traguardo che è un punto non di arrivo ma di partenza»
CORIGLIANO-ROSSANO - Sembra essersi conclusa positivamente la parentesi sui pasti serviti dalle mense scolastiche che da qualche mese animava il dibattito tra genitori, associazioni ed amministrazione comunale.
«Molto più pesce - si legge nella nota -, tanti prodotti stagionali ed a chilometro zero, la ricottina artigianale prodotta da aziende del territorio in sostituzione di formaggi di produzione industriale con latte di dubbia provenienza e additivi chimici di ogni tipo, dolci della tradizione regionale, prodotti sul territorio in sostituzione delle merendine industriali della grande distribuzione, quelle comunemente indicate come cibo spazzatura e, infine, anche la pizza sempre sfornata sul territorio.
Sono, queste – dichiara Lenin Montesanto, direttore dell'associazione europea Otto Torri sullo Jonio – alcune delle principali novità che finalmente caratterizzano e distinguono nettamente dal precedente il nuovo menù del servizio mensa scolastica a Corigliano-Rossano, partito lo scorso lunedì 6 marzo. Sarà proposto per tutto il mese di marzo in corso e proseguirà fino al nuovo menù primaverile la cui entrata in vigore è prevista per i primi del prossimo mese di aprile.
Si tratta – continua – di un risultato non solo importantissimo ma per certi versi storico per la concezione stessa della mensa scolastica alla quale si era fino ad oggi abituati, quasi fosse un tabù intoccabile; un piccolo traguardo al quale ha dato un contributo prezioso e decisivo l'impegno senza soste, la determinazione e lo sguardo lungo di tanti e tante componenti del Comitato Mensa, membri e protagonisti attivissimi della Commissione Mensa nel cui seno sono state raccolte tutte le istanze pervenute e sollecitate anche pubblicamente dalla nostra associazione e regolarmente approvate dall'Azienda Sanitaria Provinciale (Asp); un punto non di arrivo ma di partenza che soltanto qualche mese fa – ricorda Montesanto – sembrava non solo improponibile ma impossibile, alla luce delle indifferenza diffusa in più settori e della sistematica mancanza di attenzione da parte dell'Amministrazione Comunale rispetto alla natura ed agli obiettivi delle questioni più volte poste in tutte le sedi ed anche pubblicamente.
È stato un gioco di squadra – sottolinea il direttore di Otto Torri – che ha trovato soprattutto nella Scamar, Società affidataria del servizio e nel suo rappresentante legale Mario Vescio il principale interlocutore delle attese ed istanze delle famiglie rappresentate nel Comitato Mensa, dimostrando capacità di ascolto, approccio al confronto ed autentico, trasparente e fattivo spirito di collaborazione rispetto all'obiettivo comune di garantire sui banchi della scuola pubblica il fondamentale diritto alla salute ed all'educazione alimentare di tutti.
Amareggia constatare – va avanti – quello che di fatto si è dimostrato essere fino ad oggi il silenzioso ostruzionismo dell'Amministrazione Comunale, prima latitante rispetto alle richieste avanzate pubblicamente per mesi sia dal Comitato Mensa che da Otto Torri sullo Jonio; poi incomprensibilmente dilatoria rispetto alla convocazione dopo mesi della prima Commissione Mensa (ritardo irresponsabile che ha determinato l'entrata in vigore soltanto lo scorso 6 marzo di un menù che era pronto oltre un mese fa); infine, ancora più assurdamente chiusa a riccio rispetto alle richieste motivate del Comitato Mensa e di Otto Torri di una nuova Commissione Mensa nella quale spiegare in trasparenza e democrazia alle famiglie ed a tutti i soggetti coinvolti il nuovo menù proposto ed approvato, prima della sua effettiva distribuzione nelle scuole.
All'Amministrazione Comunale ed all'assessore al ramo – conclude – chiediamo adesso almeno di farsi da garanti delle modifiche migliorative apportate ad un menù che diventa finalmente più territoriale, stagionale, biologico e di qualità e di interpretare questo ruolo delicato e strategico e questa fondamentale funzione pedagogica della scuola pubblica soprattutto nei confronti di quei non pochi genitori che abituati purtroppo a male-educare i propri figli a casa con dispense di cibo spazzatura, preferirebbero che alle ricottine giunte stamattina (mercoledì 8) nei piatti della mensa scolastica (novità mai vista negli ultimi decenni) insieme ad un primo con salsa di zucca prodotta artigianalmente si sostituissero i finti formaggi senza latte con additivi chimici della grande distribuzione portati nei piatti delle bambine e dei bambini fino a ieri».