Contrada Amica si prepara per “U’ 'mmit' e San Giusepp” e la sua grande festa
Ultimi preparativi per celebrare quella che è la tradizione più antica di questa contrada di Co-Ro. Un calendario ricco per un evento che ancora dopo 108 anni riesce ad emozionare e a coinvolgere
CORIGLIANO-ROSSANO - Nel suo 108esimo anno il Comitato Festa di San Giuseppe, insieme al Wwf Corigliano-Rossano in collaborazione con il parroco don Clemente Caruso della Parrocchia Madonna del Buon Consiglio, hanno organizzato l'ormai consueta manifestazione e "u' 'mmit' e san Giusepp" che si terrà il 19 marzo.
Da settimane si lavora, incessantemente, ai preparativi per i festeggiamenti in onore del Santo; questa è una delle ricorrenze più celebrate, non solo perché coincide con la festa del papà ma anche perché la figura di San Giuseppe è molto venerata anche per i valori legati alla famiglia e al lavoro.
Una manifestazione che fonda le sue radici nel periodo della Grande Guerra, infatti, la festa del santo falegname è un evento nato nel 1915, come atto di devozione della famiglia Campana, e divenuto nel corso di un secolo, una vera e propria tradizione che si è tramandata di generazione, in generazione fino ai nostri giorni e che richiama le frazioni vicine e l'intera comunità.
«Quest'anno – si legge nella nota stampa - vi proponiamo una due giorni fitta di appuntamenti: noi del comitato Festa di San Giuseppe insieme al Wwf cittadino, nella mattinata di domenica 19 marzo pianteremo degli alberi, per continuare a celebrare il ruolo fondamentale che essi hanno e favorire la biodiversità».
«Nella giornata di domenica appuntamento alle ore 11, presso l'Oasi della Legalità in Contrada Galderate al lido Sant'Angelo di Rossano, dove metteremo a dimora nuove piante in ricordo delle vittime di Cutro e alle vittime del terremoto avvenuto in Turchia; alle ore 12 davanti alla storica nicchia del casino di Iti, dove è ubicata la statua del santo, pianteremo l'Albero della Memoria, un albero di ulivo dedicato alle donne. In un contesto rurale, dove la terra è vita, l'ulivo rappresenta forza, e la natura esprime la forza delle donne attraverso il loro coraggio, la loro passione e la resistenza che mostrano quotidianamente, promuovendo le forze della natura che coabitano nella terra e dentro di noi.»
«La messa a dimora degli alberi è un'iniziativa, alla quale il Wwf, aderisce insieme agli attivisti delle associazioni della città che come noi, con passione e volontà, promuovono e curano il nostro territorio in ambito naturalistico: il Circolo di Legambiente e il Club Trekking di Corigliano Rossano, nella edizione speciale primaverile della "Festa dell'Albero". Questo è anche un modo per simboleggiare una comunità che cresce insieme riconoscendosi nell'attenzione alla natura, grazie anche ai volontari e a tutti i cittadini che se ne prendono cura».
A seguire, al casino di Iti, non mancherà il classico "U' 'mmit' e san Giusepp" l'offerta di tagghiarin' e cicir - tagliolini con ceci - che da sempre accompagna questa manifestazione e come sfondo ci sarà la storica cantina di zia Grazia.
Il pomeriggio, alle ore 16.30, verrà celebrata la S. Messa davanti alla nicchia, posta nelle vicinanze del casino di Iti e seguirà la processione.
La manifestazione sarà allietata con la messa in scena di una rappresentazione teatrale da parte dei giovani della parrocchia, ispirata ad alcuni tratti salienti del libro, dal titolo: "Il Ritorno del Viaggiatore".
Un calendario ricco di spiritualità e di condivisione per un evento che ancora oggi dopo 108 anni riesce ad emozionare e a coinvolgere un'intera contrada.
Un'occasione di riflessione spirituale ma anche culturale per chiunque partecipi.
Durante la mattinata di lunedì 20 marzo alle ore 10, i ragazzi della locale scuola media di Amica, accompagnati dal corpo docente, si ritroveranno nella splendida cornice de Il Giardino di Iti per la premiazione del 7° Concorso Artistico/Letterario "Cànnili 'e ppuri" ispirato al libro, redatto in occasione del centenario della Festa avvenuta nel 2015 e che era stato presentato alla città.
Un momento di condivisione importantissimo, fra il Comitato promotore della Festa e i ragazzi della Scuola Media, per dare loro l'opportunità di conoscere e coltivare la memoria storica dell'evento e diventare loro stessi i protagonisti, promuovendo una cittadinanza attiva ed una partecipazione diretta alla vita di comunità e del territorio.
Una testimonianza del credo popolare che va oltre, i riti, il cibo. È senso di memorie e di comunità, da "rileggere" nella loro essenza con spirito nuovo.