Notte di Capodanno, le piazze della Sibaritide il clou della grande festa calabrese… con ampi margini di miglioramento
Coez sbanca a Corigliano-Rossano, fanno altrettanto Malgioglio, Tananai e Le Rivoltelle a Cassano Jonio e Francesca Brambilla e Hosteria di Giò a Crosia. Numeri da capogiro per tre eventi pubblici nell’arco di 40 km. E se si facesse rete?
CORIGLIANO-ROSSANO – La scelta di Coez per la notte di Capodanno a Corigliano-Rossano è stata la più azzeccata. Brava l’Amministrazione comunale ad aver intuito i gusti della gente, ancor più bravo il sindaco Stasi che nel cuore della serata è salito sul palco della festa di piazza Le Fosse a raccogliere l’ovazione di una platea che, a memoria d’uomo, in quel luogo non aveva mai visto così tanta gente insieme. Lo stesso hanno fatto i colleghi Gianni Papasso a Cassano Jonio e Antonio Russo a Crosia. Tutto molto bello e funzionale. «Sembrava di vivere in una vera città» - questo il commento di molti sui social nel day after della notte di San Silvestro. Un’organizzazione impeccabile, bar e attività commerciali attorno alla piazza aperti. Era una Corigliano-Rossano diversa dal solito, sicuramente diversa dall’era pre-fusione quando questi eventi, di questa portata potevano essere solo un sogno. Anche perché le cifre investite sono state considerevoli. Applausi e davvero nessuna eccezione sulla serata.
Stesso uguale discorso per le altre due piazze, quella di Cassano Jonio e di Crosia, dove le Amministrazioni comunali hanno proposto una notte di Capodanno all’insegna della musica e del divertimento. Nella città delle terme un vero e proprio spettacolo che ha visto salire sul palco di piazza Municipio il poliedrico cantautore e showman, Cristiano Malgioglio, mettendo in fila una serie di bellissimi classici del suo repertorio, e poi ancora la forza dirompente delle note de Le Rivoltelle che hanno dato spazio al concerto del cantante pop Tananai, reduce da un 2022 di grandi successi. Nella cittadina capoluogo della valle del Trionto, invece, a fare la voce grossa è stata – come da tradizione – la musica popolare che continua a tirare e ad attecchire su un’ampia fascia di pubblico, soprattutto tra i giovani, con le musicalità degli Hosteria di Giò e a seguire il dj-set con l’influencer Francesca Brambilla e i deejay del Delirio Party.
Insomma, se si volesse tracciare un bilancio di queste tre serate, di queste tre piazze in festa nell’arco di 40 km, non può che essere brillante e positivo. È nella Sibaritide, a tutti gli effetti, che è stato il clou della grande notte di San Silvestro della Calabria.
Cosa resta di queste tre grandi manifestazioni ben riuscite? Purtroppo, poco, se non addirittura nulla. Su manifestazioni di questa portata e rilevanza, infatti, grava il peso dell’assenza di una programmazione turistica e forse anche territoriale. I tre eventi di Capodanno hanno portato una circolazione di presenze finalizzata all’arco di tempo delle manifestazioni. Prova ne sono i numeri bassissimi delle strutture ricettive e la circolazione di persone nel giorno del primo dell’anno sul territorio: quasi nulla. Un esempio su tutti è ancora piazza Le Fosse, a Rossano, che dopo il boom registrato per io concerto di Coez, a distanza di 12 ore era vuota, spoglia e persino i locali erano chiusi, tranne qualche bravo temerario che ha voluto bissare nel pomeriggio di ieri proponendo un concerto (delle sempre brave e trascinanti Rivoltelle) per gli ospiti del suo locale che, di fatto, ha raccolto tutte quelle persone che altrimenti sarebbero rimaste chiuse nelle case.
Lo abbiamo detto in più occasioni, la destinazione turistica si crea anche attorno agli eventi. Cosa potrebbe essere, ci chiediamo, se dal prossimo anno Corigliano-Rossano, Cassano Jonio e Crosia facessero squadra e, invece di promuovere un evento simultaneo su tre piazze differenti che distano tra loro solo pochi kilometri, mettessero insieme forze ed energie per pianificare e promuovere un cartellone territoriale natalizio? Probabilmente si riuscirebbe a creare una meta anche per quanti nel periodo delle festività decidono di spostarsi. Si darebbe vitalità al mercato della ricettività, alle attività commerciali ma soprattutto si creerebbe una mentalità finalmente non solo finalizzata al singolo evento. Serve solo prendere coscienza delle potenzialità che questo territorio è capace di esprimere.