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Uiltec regionale sull'ex Centrale: «Enel sembra "liberarsi" dei suoi dipendenti»

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CATANZARO – La segreteria regionale Uiltec torna a parlare della questione relativa all’ex Centrale Enel di Corigliano-Rossano.

«Negli ultimi giorni – si legge nella nota stampa - sono stati assunti tre dipendenti, di cui uno proveniente da ditta esterne della ex Centrale di Corigliano-Rossano. Fin qui nulla di strano, anzi siamo contenti a facciamo gli auguri ai soggetti interessati. La stranezza che rileviamo, accanto ad un incedere a tratti contraddittorio, è quella di aver visto l’azienda liberarsi, con le buone o con le cattive, anche attraverso trasferimenti di sede, dei propri dipendenti che ben conoscevano l’impianto, lasciando nel perimetro aziendale solo pochissime persone. Anche la dismissione in atto è frutto della mancanza di rispetto nei confronti di un territorio che per oltre cinquanta anni ha ospitato un impianto industriale di primo livello».

«Dopo anni di lavori per lo smantellamento della vecchia Centrale di Rossano con poche decine di unità interessate, ancora l’azienda non offre alcun progetto al territorio – afferma Marco Pacenza, segretario regionale. Dopo il fallimento di Futur-E che ha gettato un po’ di fumo negli occhi, l’unico investimento che si offre è quello di un impianto che impiegherebbe solo una decina di persone. E, come se non bastasse, l’azienda cerca anche di “risparmiare” sul perimetro dell’indotto. Solo grazie all’impegno di questo Sindacato per tre lavoratori che lavorano da anni nel sito, si è riusciti ad ottenere un contratto a tempo indeterminato contro la prioritaria volontà dell’Enel».

«L’ex ente elettrico nazionale – prosegue - continua a pensare che qui c’è gente che ha l’anello al naso, siamo costretti a combattere su ogni piccolo particolare affinché non cambi idea. Inoltre da tempo rileviamo e solleviamo la necessità di integrare il personale delle ditte esterne che garantiscono alcuni servizi essenziali all’interno del sito, anche al fine di garantire carichi di lavoro adeguati al perseguimento ed al mantenimento di adeguati livelli di sicurezza dei lavoratori. Più volte abbiamo sollecitato e richiesto assunzioni, ma verifichiamo giornalmente che poco interessa».

E conclude: «Esortiamo Enel a riconsiderare i suoi programmi di disinvestimento nel territorio di Corigliano-Rossano. Al contrario, partecipi con il ruolo che le compete, a rivalorizzare un territorio il cui tessuto produttivo ed economico è storicamente legato al destino di questo grande sito. Il Comune si faccia parte attiva nel rivestire quel ruolo istituzionale a favore di investimenti su un territorio importante, la cui presenza di presidi di sviluppo e legalità quali come quelli che sviluppano aziende come Enel, è fondamentale per la valorizzazione di un comprensorio così importante».

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.