«Puntiamo a realizzare il primo ospedale di Comunità del territorio proprio a Mormanno già nel 2023»
È quanto affermato dal sindaco Pappaterra nel corso dell’incontro operativo che si è tenuto con il commissario dell’Asp
MORMANNO - Le criticità percepite dai cittadini in ambito sanitario, riverberate in maniera sempre più accentuata nei territori periferici, sono l'evidenza della drammatica carenza di medici a tutti livelli e della necessità di realizzare quanto prima il progetto - già inserito nella programmazione regionale - degli Ospedali di Comunità.
È stato questo il focus dell'incontro che l'amministrazione comunale di Mormanno, rappresentata dal sindaco Paolo Pappaterra, dal consigliere delegato alla Sanità Domenico Armentano e dall'assessore all'attuazione del programma Gianluca Grisolia, hanno avuto nei giorni scorsi con il commissario dell'Asp di Cosenza, Antonello Graziano. All'incontro erano presenti anche il direttore del distretto Esaro - Pollino, Francesco Di Leone, e lo staff amministrativo e sanitario dell'azienda sanitaria provinciale di Cosenza.
Nel corso dell'incontro «franco, leale e veritiero, che lo ha reso un proficuo confronto tecnico - politico», commentano i protagonisti della delegazione comunale di Mormanno, si è stabilito di procedere con precisi crono programmi definiti per poter realizzare le cose fattibili sin da subito, anche seguendo un pò l'impostazione che la prossima manifestazione programmata per Castrovillari sabato 17 dicembre intende richiamare.
In primis i tempi certi dell'avvio dell'Ospedale di Comunità di Mormanno, inserito al centro della programmazione sanitaria della sanità del Pollino. Nel presidio ospedaliero strutturalmente già adeguato con oltre due milioni di euro derivanti dai fondi del sisma del Pollino e sede di uno storico reparto di riabilitazione estensiva ben funzionante, si potrà «certamente partire prima degli altri» sostengono gli amministratori. Sebbene sia prematuro offrire date certe nell'incontro è emerso che entro marzo 2023 il soggetto attuatore degli ospedali di comunità - ovvero Invitalia - dovrà definire con le Asp i progetti e crono-programmi.
«Puntiamo - ha dichiarato il sindaco di Mormanno, Paolo Pappaterra - ad essere la struttura che per prima aprirà i battenti sotto l'insegna di Ospedale di Comunità. Siamo pronti strutturalmente e con una seria programmazione di risorse umane, ovvero infermieri e Oss, potremo inaugurare la nuova stagione della sanità territoriale, offrendo le risposte ai cittadini che non possono più essere procrastinate, ma vanno offerte ora e subito dove è possibile avere strutture, come il nostro ospedale, capace di rendersi operativo per le esigenze della popolazione e bloccare l'emigrazione sanitaria che affligge le nostre comunità».
La strategia richiesta dall'amministrazione comunale al commissario Asp è che gli Ospedali di Comunità diventino strutture che siano riempite di contenuti e personale dedicato. Regione Calabria e Asp «programmino bene le risorse umane e tecnologiche» hanno ribadito Pappaterra, Grisolia e Armentano.
I numeri della sanità territoriale. In meno di un anno - è stato ribadito dal commissario Graziano - a Castrovillari e sul Pollino sono state implementate numerose apparecchiature sanitarie di rilevo (risonanza, tac, angiografi, tanti ecografi, mammografo anche nella struttura di Mormanno) e soprattutto, a fronte di 32 cessazioni di personale, sono stati assunti o trasferiti presso gli ospedali locali più di 80 operatori (tra cui 9 medici, 37 infermieri e 15 oss). A giorni - ha ribadito il commissario Asp - saranno finalmente aperte le nuove sale operatorie dell'ospedale.
«Numeri e dati verificabili - ha aggiunto Graziano - che seppur poco rispetto ai mille bisogni nelle estreme criticità della sanità del territorio dimostrano un primo saldo positivo del lavoro svolto».
L'esecutivo guidato da Paolo Pappaterra punta a realizzare la nascita del primo ospedale di Comunità del territorio proprio a Mormanno già nel 2023.
È un impegno istituzionale e politico che l'amministrazione comunale ha inteso assumere con la cittadinanza e sul quale continuerà ad avere costante interlocuzione e massima attenzione nel seguire i percorsi di una necessaria sinergia collaborativa tra asp e territorio, basata sempre sulla correttezza di seri rapporti politico istituzionali.