Da lunedì riparte la mensa scolastica a Crosia
Non ci sarà un menù settimanale, bensì una dieta curata che seguirà il ciclo dei prodotti freschi e di stagione a kilometro zero. Russo: «Continuiamo a innovare». Cavallo: «Puntiamo tutto sulla qualità dei prodotti»
CROSIA – Al via dal prossimo lunedì 14 novembre la mensa per le scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Attenzione massima alla qualità dei prodotti serviti. Una delle più importanti novità proposte dal servizio quest'anno riguarda lo porzionamento dei pasti senza preconfezionamenti. Inoltre non ci sarà un menù settimanale bensì una dieta curata che seguirà il ciclo dei prodotti freschi e di stagione a kilometro zero.
È quanto fanno sapere il sindaco Antonio Russo e l'assessore alla Pubblica Istruzione nonché vicesindaco, Gemma Cavallo.
«Anche se con qualche giorno di ritardo rispetto agli anni scorsi – dice il Sindaco – da lunedì riparte il servizio mensa. Purtroppo i tempi tecnici per l'espletamento della nuova gara d'appalto non ci hanno consentito di attivare da subito il servizio. Ma anche in questo caso non possiamo che ritenerci soddisfatti dal momento che il nostro Comune continua ad avere positivi riscontri di affidabilità, serietà e trasparenza nelle procedure amministrative»
A spiegare, invece, come sarà la nuova mensa scolastica è l'assessore alla Pubblica istruzione e vicesindaco, Gemma Cavallo. «Abbiamo puntato tutto sulla qualità – dice l'amministratrice – con un'offerta del pasto vasta e che punta tutto sul kilometro zero. Innanzitutto, rispetto agli altri anni, abbiamo chiesto che i pasti venissero porzionati direttamente in sede di refezione, senza preconfezionamenti».
«Questo – aggiunge – non solo ci garantisce genuinità e freschezza del cibo servito ma dà anche la possibilità di servire pasti in misura alla necessità dei bambini. Altro elemento di novità, inoltre, è rappresentato dalla varietà del menù. Non più una carta dei pasti settimanale, come succedeva fino agli anni passati, ma una proposta che si rifà alla stagionalità dei prodotti e della freschezza della merce sul mercato. Questo, dunque, eviterà che cibi immagazzinati a ottobre possano essere serviti ad aprile. Un menù, insomma, che richiamerà molto gli elementi di stagione con una cottura adatta alle esigenze dei bambini e seguita costantemente da un nutrizionista. Non solo – precisa ancora Cavallo – anche quest'anno avremo una dieta differenziata rispetto alle esigenze non solo sanitarie ma anche culturali e religiose dei bambini. Perché la nostra non è solo una città attiva e innovativa ma è anche una comunità inclusiva».