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Campana, sospeso servizio gratuito per pazienti cardiopatici: «Va sempre peggio»

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CAMPANA – Che a livello sanitario la Calabria “non splenda” a causa di continui tagli non è una novità… ma che si continui a tagliare servizi, lì dove più servono, è assolutamente inconcepibile e non si può rimanere in silenzio dinanzi a queste situazioni paradossali.

Fino a qualche settimana fa i pazienti cardiopatici che vivono a Campana potevano usufruire di un servizio gratuito garantito dall’Asp: ogni martedì, infatti, un’infermiera dell’ospedale di Cariati si recava nel piccolo borgo per prelevare il sangue dei pazienti.

Il prelievo si rende necessario per stabilire il dosaggio corretto del “cumadin”, un farmaco “salva-vita” usato per trattare e prevenire i coaguli associati a un battito cardiaco irregolare.

A usufruire del servizio erano dodici pazienti privati e tre strutture socio sanitarie. “Erano”, un verbo al passato, perché dalla prima settimana di ottobre quel servizio non è più garantito poiché, secondo quanto dichiarato dalla dottoressa Maria Jovanna Izzo (direttore del distretto di Cariati e responsabile del servizio Adi e cure palliative) al sindaco Agostino Chiarello «sono venute meno le risorse economiche necessarie».

«Il nostro paese – spiega il primo cittadino - ha una popolazione in prevalenza anziana e l’ospedale più vicino è a circa un’ora di viaggio. È impensabile andare avanti così, con i servizi sanitari che funzionano a singhiozzo o che latitano del tutto. Nel mese di settembre, per fare un esempio, la Guardia Medica ha funzionato solo per circa 15 giorni. E anche per il medico di base siamo in una situazione precaria. Dopo il pensionamento della dottoressa Rosa Pugliese si sono avvicendati già due medici, e pare che l’attuale stia pensando di lasciare i pazienti di Campana».

E ora, con la sospensione del servizio per i cardiopatici… Un’ennesima tegola si abbatte su Campana e il primo cittadino tenta di correre ai ripari: «Per i pazienti che non fanno parte delle strutture socio sanitarie è stata pensata una soluzione tampone. Il servizio è stato affidato a un’associazione di Mandatoriccio, la “San Francesco”, ma è un servizio a pagamento a carico degli utenti».

Un’ulteriore spesa, dunque, in un periodo di crisi economica, che va ad aggiungersi alle tante altre spese che soffocano le famiglie.

Vivere in un paesino dell’entroterra diventa sempre più complicato. «Tutti questi disservizi ledono seriamente il diritto alla salute dei cittadini».

(foto di Giuseppe Berardi)

 

Giusi Grilletta
Autore: Giusi Grilletta

Da sempre impegnata in attività per il prossimo, è curiosa, gentile e sensibile. Laureata in Scienze Umanistiche per la Comunicazione, consegue la magistrale in Teoria e Metodi per la Comunicazione presso l’Università degli Studi di Milano. Consegue una seconda laurea magistrale in Pedagogia per ampliare le sue conoscenze. Ha lavorato presso agenzie di comunicazione (Lenin Montesanto Comunicazione e Lobbing) e editori calabresi (Falco Editore). Si è occupata di elaborare comunicati stampa, gestire pagine social, raccogliere e selezionare articoli per rassegne, correggere bozze e valutare testi inediti. Appassionata di scrittura, partecipa a corsi creativi presso il Giffoni Film Festival e coltiva la sua passione scrivendo ancora oggi racconti (editi Ilfilorosso) che trasforma in audio-racconti pubblicati sul suo canale YouTube. Ama la letteratura, l’arte, il teatro e la cucina.