Trebisacce, Petta attacca Aurelio sui "Saluti Istituzionali". Il sindaco chiarisce la propria posizione
Il consigliere d'opposizione Andrea Petta attacca il sindaco di Trebisacce sulla questione "Saluti Istituzionali negli incontri politici". Il primo cittadino di Trebisacce nell'incontro di ieri ha chiarito la propria posizione nel merito.
TREBISACCE - Tiene ancora banco la questione legata alla partecipazione del sindaco di Trebisacce, Alex "Sandro" Aurelio, agli eventi politici di natura elettorale, in veste istituzionale (Leggi qui e Leggi qui)
In un comunicato stampa diffuso da Andrea Petta, consigliere d'opposizione del gruppo Trebisacce2030, sono espresse alcune perplessità nel merito:
"Il Sindaco di Trebisacce Uomo di destra? Non ci è dato conoscere l’orientamento politico del Sindaco nè ci consta che abbia tessere di partito - si legge nella nota - Ma la lista da lui guidata alle ultime elezioni amministrative si definiva civica, presentava al suo interno candidati che almeno fino a poco tempo fa militavano nel Pd, ed era apertamente sostenuta da persone che si sono sempre espressamente dichiarate sinistra.
Durante la campagna elettorale, tra l’altro, si stigmatizzava, con particolare aggressività, la scelta della lista guidata da Pino Sposato di far intervenire a proprio supporto, con un pubblico comizio, un Assessore Regionale di “Forza Italia”, parlando testualmente di “invasione” e di conquistatori.
Il Movimento Politico “TREBISACCE 2030” ritiene, pertanto, assolutamente inopportuna e incongrua la presenza del Sindaco, espressione di una lista sedicente “civica”, di eterogenea composizione, in una manifestazione elettorale di “Fratelli d’Italia, trattandosi, come è del tutto evidente, di un evento di chiara propaganda partitica e non di un evento istituzionale.
Da questo punto di vista, anche Claudio Roseto, lui sì uomo di partito e orgogliosamente uomo di destra, avrebbe dovuto presentarsi nel suo ruolo politico-istituzionale di coordinatore zonale di “Fratelli di’Italia” e non nel suo ruolo amministrativo di Assessore.
Per queste considerazioni, la presenza del Sindaco ad un evento elettorale di partito costituisce un atto e un fatto di natura eminentemente “politica”, che non si può dissimilare dietro lo scudo delle esigenze di cortesia personale.
E pensiamo che sia fonte di imbarazzo e di disappunto per tutti coloro che, definendosi di sinistra, hanno sostenuto direttamente o indirettamente la candidatura di Sandro Aurelio, confidando nella natura civica della stessa, e che ora se lo trovano in un pubblico incontro a sostegno di Giorgia Meloni.
Si tratta di una clamorosa gaffe dovuta ad inesperienza o di un’operazione di smascheramento? E se il Sindaco di Trebisacce, al di là dei proclami della campagna elettorale, fosse un uomo
di destra? O se fosse, come noi avevamo paventato, ostaggio della sua maggioranza?
Si tratta di una questione di fondamentale rilevanza politica, perché è in gioco la stessa connotazione politica-identitaria dell’intera Amministrazione".
Per dovere di cronaca va evidenziato come il sindaco di Trebisacce, nell'ambito dell'evento politico che si è tenuto ieri, 14 settembre, presso Piazzetta Alfredo Lutri, è intervenuto dettagliatamente sulla questione, chiarando la natura della propria presenza all'incontro.
Aurelio ha ribadito, in sintesi, di non essere titolare di alcuna tessera politica e quindi libero, a suo modo di vedere, da vincoli di opportunità politica relativi alla partecipazione o meno agli eventi di un partito piuttosto che di un altro.
Il primo cittadino ha inoltre aggiunto che la sua partecipazione, con i relativi saluti istituzionali, è per l'appunto, un atto di cortesia istituzionale non riservato ad un partito piuttosto che ad un altro ma proprio del ruolo di un "padrone di casa" che riceve ospiti, senza distinzioni politiche.
La logica derivativa quindi suppone che nei prossimi giorni, in relazione a nuovi potenziali incontri sul territorio di altri schieramenti politici, a fronte di un invito, i saluti istituzionali del primo cittadino si ripeteranno. Sarà questa, dunque, la prova del nove, per chi la ritiene necessaria, di quanto dichiarato da Aurelio.
Una riflessione a margine: dato che la cortesia è un sentimento reciproco, e che quindi bisogna essere in due per praticarla, la speranza per il territorio è che a questa dichiarata cortesia istituzionale spesa dal sindaco Aurelio con par condicio, corrisponda post elezioni un’eguale cortesia di consapevolezza e presa d’atto da parte chi questo territorio l'ha visitato in periodo elettorale e nel quale è stato istituzionalmente accolto.
Consapevolezza che porti a prendere atto ed attivarsi per le emergenze ataviche, registrate fin da remote ere elettorali, che Trebisacce (e non solo) sta vivendo, quali la riapertura dell'ospedale Chidichimo e l'inserimento dei nuovi, necessari svincoli della 106, solo per fare due tra mille infiniti possibili esempi.
Insomma, se uno è così cortese da salutare tutti, ci si aspetta che il saluto, almeno da qualcuno, come minimo, venga ricambiato.