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Boom di porcini! Con settembre parte la corsa ai funghi

3 minuti di lettura

SILA - Non solo danni, con il maltempo scatta la corsa a porcini, finferli, trombette, chiodini nei boschi italiani dove le ultime piogge hanno creato le condizioni favorevoli alla crescita dei funghi, da Nord a Sud a macchia di leopardo, con le raccolte che in alcuni casi arrivano ad aumentare di un +50% rispetto l’anno scorso. E’ quanto emerge dal monitoraggio di Coldiretti sull’inizio delle attività di ricerca lungo la Penisola dove è arrivato il maltempo con l’allerta meteo in 9 regioni dopo un lungo periodo di caldo e siccità.

Grazie alle piogge intervallate dal sole e caldo nei boschi d’Italia la stagione dei funghi sta iniziando a correre, pur con differenze fra regione e regione a causa delle siccità estiva, degli incendi e degli eventi estremi. In Calabria, Coldiretti stima un aumento percentuale rispetto all'anno scorso del +30%, visibile dalle ultime raccolte in Sila.

Ciò rappresenta anche un’opportunità per gli 8,8 milioni gli italiani che sempre secondo la Coldiretti hanno scelto di trascorrere almeno parte delle vacanze a settembre, mese ideale proprio per il turismo ambientale e le passeggiate in montagna, nei parchi e nelle campagne rispetto alle mete tradizionali. Se sono in molti a cogliere l’occasione per andare alla ricerca nei boschi c’è anche chi si “accontenta” di partecipare ai tenti appuntamenti gastronomici dedicati ai funghi con feste paesane e sagre.

La nascita di porcini, chiodini, finferli e altre varietà – sottolinea la Coldiretti – per essere rigogliosa richiede come condizioni ottimali terreni umidi senza piogge torrenziali, una buona dose di sole e 18-20 gradi di temperatura all’interno del bosco. I funghi rappresentano una risorsa importante per un Paese come l’Italia che può contare su circa 11,4 milioni di ettari di bosco che copre il 40% della superficie del Paese, segnati spesso purtroppo – precisa la Coldiretti – dall’abbandono, incuria e dall’azione criminale dei piromani che nel 2022 hanno scatenato quasi 400 grandi incendi distruggendo migliaia di ettari di territorio pregiudicando in quelle zone anche la nascita e la raccolta dei funghi.

Come per tutte le attività nel bosco è però necessario evitare le improvvisazioni e seguire alcune importanti regole che – precisa la Coldiretti – vanno dal rispetto di norme e vincoli specifici presenti nei diversi territori, alla raccolta solo di funghi di cui si sia sicuri e non fidarsi assolutamente dei detti e dei luoghi comuni, ma anche rivolgersi sempre, in caso di incertezza, per controlli ai Comuni o alle Unioni micologiche e utilizzare cestini di vimini ed evitare le buste di plastica.

L’attività di ricerca – continua la Coldiretti – non ha solo una natura hobbistica che coinvolge moltissimi vacanzieri e svolge anche una funzione economica a sostegno delle aree interne boschive dove rappresenta un’importante integrazione di reddito per migliaia di “professionisti” impegnati a rifornire negozi e ristoranti di prodotti tipici locali, con effetti positivi sugli afflussi turistici. Proprio qualche giorno fa parlavamo della Sila sulle pagine di Repubblica; potrebbe essere un motivo in più per visitarla (leggi qui). 

Per i meno avventurosi il consiglio è comunque quello di recarsi nei mercati di Campagna Amica dove molto spesso è possibile acquistare anche funghi coltivati. In questo caso la Coldiretti invita a verificare l’indicazione il luogo di raccolta o coltivazione, dell’origine in etichetta o su appositi cartellini che deve essere riportato obbligatoriamente. Le indicazioni obbligatorie devono essere presenti sui documenti che accompagnano il prodotto in tutte le fasi della commercializzazione e che l’indicazione del Paese di origine è sempre obbligatoria per tutti i prodotti ortofrutticoli freschi, compresi tartufi e funghi spontanei.

Una garanzia – continua la Coldiretti – per sapere se i pregiati frutti del bosco sono stati raccolti nella Penisola o se sono arrivati in Italia da Paesi lontani con minore freschezza e garanzie di qualità e sicurezza alimentare. I funghi sono ricchi di proteine e fibre, poco calorici, poveri di sodio e ricchi di potassio e in Italia durante l’anno – conclude Coldiretti – se ne consumano in media circa un chilo a testa.

Nella nota, Coldiretti conclude col Decalogo per il “Cacciatore di funghi”: documentarsi sull’itinerario; comunicare a qualcuno il proprio tragitto evitando le escursioni in solitaria; attenzione ai sentieri nel bosco che possono diventare scivolosi; consultare i bollettini meteo; in caso di rischio fulmini non fermarsi vicino ad alberi, pietre e oggetti acuminati; usare scarpe e vestiti adatti con scorte di acqua e cibo; non raccogliere funghi sconosciuti; verificare i limiti alla raccolta di funghi con i servizi micologici; per il trasporto meglio usare contenitori rigidi e areati.

Buona degustazione o raccolta!

(Fonte Elaborazione Coldiretti)

Virginia Diaco
Autore: Virginia Diaco

Studio materie umanistiche e amo scrivere. Ho ricevuto diversi riconoscimenti in ambito letterario, tra cui il V Premio Internazionale di poesia “Giovanni Bertacchi” con la poesia “Preghiera alla vita che toglie vita” e la Menzione della Giuria nella prima edizione del Concorso Letterario Internazionale “Il Viaggio” con la poesia “Consumato negli occhi”. Attraverso le parole esprimo il mio mondo, grazie ad esse conosco quello altrui. Lo scopo più forte che sento di avere è quello di rendere giustizia - quanto più possibile - alla bellezza, all’arte e alle vulnerabilità sociali.